Milano
Ema, Garattini: proviamoci, ma non abbiamo preparato il terreno per tempo
Garattini: "Tutti speriamo che per Milano si riapra una possibilità. Se c'è, è indubbio che la dobbiamo percorrere fino in fondo"
Ema, Garattini: proviamoci, ma non abbiamo preparato il terreno per tempo
"Tutti speriamo che per Milano si riapra una possibilità. Se c'è, è indubbio che la dobbiamo percorrere fino in fondo". Ne è convinto Silvio Garattini, direttore dell'Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri del capoluogo meneghino. Lo scienziato, oggi a margine del suo intervento a 'Salute, Direzione Nord', evento dedicato al sistema sanitario regionale lombardo, entra nel dibattito che si è aperto dopo le dichiarazioni del direttore esecutivo dell'Ema, Guido Rasi, in merito ai nodi che complicano il percorso di trasloco della sede dell'Agenzia europea del farmaco ad Amsterdam, scelta al sorteggio dall'Ue come nuovo quartier generale dell'authority in era post Brexit, con Milano che ha invece visto sfumare al fotofinish il sogno di portarla in Italia.
L'analisi di Garattini su cosa non ha funzionato muove dalla sua lunga esperienza in ambiente europeo: "Ho fatto parte nel tempo di varie commissioni europee e anche dell'Ema. Quello che ho visto è che la presenza italiana di esponenti ministeriali è sempre stata molto scarsa: non abbiamo preparato il terreno nel tempo. Siamo stati bravissimi nel presentare il dossier finale, certamente il dossier migliore di tutti, però per ingraziarsi i Paesi c'era un lungo percorso che bisognava fare prima e questo è quello che non abbiamo fatto, altrimenti avremmo avuto noi la maggioranza dei voti".
Riprovarci fino in fondo è giusto, "tuttavia - osserva Garattini - credo che non sarà molto facile. Un po' c'è anche la resistenza da parte dell'Ema a muoversi. Sappiamo benissimo che più della metà delle persone che vi lavorano non vogliono muoversi da Londra e quindi questo è un argomento per alzare un po' il prezzo. Io non so come sia la situazione reale ad Amsterdam, non sono al corrente. Ma se ci sono possibilità, percorriamole fino in fondo".