Milano
Ema, Sala a Bruxelles: "Se Amsterdam in ritardo, soluzione Milano"
Agenzia europea del farmaco, il sindaco di Milano Beppe Sala a Bruxelles: "Assegnazione ad Amsterdam, Ue pensi a soluzione di riserva con Milano"
Ema, Sala a Bruxelles: "Se Amsterdam in ritardo, soluzione Milano"
"Qualsiasi ritardo entro novembre 2019 da parte di Amsterdam produrrà gravi danni e rischi alla salute dei cittadini europei". Così il sindaco di Milano Beppe Sala a Bruxelles, dove si svolge la discussione della Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo su Ema, l'agenzia europea del farmaco, assegnata ad Amsterdam, per la cui assegnazione della sede aveva concorso anche Milano. Il primo cittadino milanese ha proposto che "il Parlamento europeo possa prevedere una soluzione di riserva" su Ema "e per questa soluzione di riserva vi preghiamo di dare attenzione alla proposta di Milano". Sala, come riferisce Repubblica, ha riproposto la posizione di Milano e del Governo italiano, criticando la mancanza di trasparenza delle procedure seguite entrando anche nel merito delle 'mosse' compiute durante la riunione del consiglio affari generali al termine del quale venne organizzato il sorteggio tra Amsterdam e Milano. Non fu nemmeno redatto il verbale: "Il nostro stupore - ha spiegato Sala - è aumentato quando abbiamo appreso che Amsterdam aveva presentato un'offerta non avendo un edificio adeguato e proponeva sia una sede transitoria che la costruzione di un nuovo edificio. Entrambe le sedi sono risultate inadeguate, i costi sarebbero stati superiori a quanto garantito e che il trasferimento ad Amsterdam avrebbe comportato tempi più lunghi".
Nella petizione promossa dal Comune di Milano si denuncia quella che si ritiene essere stata "l'illegittimità della procedura seguita per la selezione di Amsterdam come nuova sede dell'agenzia europea per i medicinali" indicando che "la scelta mediante sorteggio è un abuso di potere" che non risponde a "un processo decisionale trasparente sulla base di valutazioni tecniche e criteri specifici predeterminati". Per Milano le due offerte non sarebbero state valutate "correttamente".