Ema, sfida all'ultimo voto. Milano ci crede, oggi si decide
Bruxelles, oggi si vota per l’assegnazione della nuova sede dell’Agenzia europea per il farmaco. Milano deve battere Bratislava
Ema, sfida all'ultimo voto. Milano ci crede, oggi si decide
Bruxelles, oggi si vota per l’assegnazione della nuova sede dell’Agenzia europea per il farmaco. Milano deve battere Copenaghen, Amsterdam, Berlino e ,soprattutto, Bratislava, che sembra essere diventata la favorita. Ma ancora tutto può accadere.
Ema, sfida all'ultimo voto. Milano contro Bratislava
I criteri di scelta concordati dai 27 Stati membri sono: fornire garanzie che l'agenzia sia operativa nel momento in cui il Regno Unito lascera' l'Ue (per la precisione il 29 marzo del 2019, alle 23 ora di Londra, ndr); l'accessibilita' della nuova sede (collegamento aerei e ferroviari); l'esistenza di scuole per i figli del personale e la disponibilita' di alloggi adeguati sul territorio; l'accesso al mercato del lavoro e all'assistenza sanitaria per le famiglie del personale. "Milano soddisfa pienamente tutti questi criteri" hanno ribadito Sala e Maroni come un mantra questi giorni. Speriamo con risultati positivi.
Ema, come si vota
Ogni Stato membro dovrà attribuire tutti e sei i voti a sua disposizione, e non sarà possibile indicare solo una preferenza, pena l'annullamento della scheda, come in caso di astensione. Al termine del primo turno sarà selezionato il candidato eventualmente indicato come prima scelta (con tre voti) dalla maggioranza dei paesi (14 su 27). Se, come sembra probabile, nessuna candidatura avrà il sostegno pieno di almeno 14 Stati membri, si passerà al secondo turno, a cui parteciperanno solo i tre candidati piazzatisi meglio al primo turno, conteggiando tutti i voti espressi (come prima, seconda e terza scelta). In questo caso, ogni Paese esprimerà un solo voto per il candidato favorito: vincerà chi otterrà la maggioranza (14 voti o più).