Milano
Emergenza caldo: ondata malori e pronto soccorso in tilt a Milano. VIDEO
Si sapeva che la città sarebbe stata interessata da temperature tropicali, si sarebbe potuto potenziare il servizio?
Emergenza caldo: ondata malori e pronto soccorso in tilt a Milano
Secondo quando tiporta ANSA, sono state dodici ore di passione quelle trascorse a Milano, dal pomeriggio di ieri a stamani, sotto la canicola che sta colpendo le regioni del Nord Italia. Ad andare in tilt, infatti, a causa del gran caldo, sono stati sia i pronto soccorso degli ospedali, sia il 118, sia la rete elettrica, sulla quale si sono verificati molti temporanei black-out, come confermato da Areu e dalla Polizia Locale. Sul fronte sanitario l'ondata di malori causati dall'afa ha provocato un intasamento ai pronto soccorso. Di conseguenza le ambulanze, in attesa di consegnare i pazienti, non riuscivano a disimpegnarsi creando cosi' una carenza di mezzi che e' stata un problema per quasi tutta la notte e che oggi non si esclude che possa proseguire. Contemporaneamente - ma i due fenomeni sono scollegati se non per la causa a monte, l'afa - a causa del grande uso di condizionatori, la rete elettrica e' andata in tilt numerose volte, con piccoli black-out risolti via via dai tecnici al lavoro per tutta la notte.
Sempre in base a quanto riportato da ANSA, c'è chi sottolinea come si sapesse di quel che sarebbe successo a seguito delle alte temperature e punta il dito verso chi non ha potenziato il servizio. "Ma quale emergenza, tutti quelli che sapevano di essere in turno ieri sera e nella notte immaginavano che sarebbero state ore di passione. E' ovvio che se non potenzi i pronto soccorso che gia' normalmente sono al collasso e ci sono 40 gradi succede un casino". A dirlo e' un soccorritore di lungo corso, di una 'croce' (cosi' si chiamano le associazioni che prestano opera di trasporto dei malati, a Milano) privata. "Il problema si e' aggravato con il passare delle ore - spiega Antonio, da 15 anni volontario e oggi capo equipaggio di un'ambulanza - perche' nei pronto soccorso dopocena visitavano la gente che si era presentata nel primo pomeriggio; di notte poi, con anziani soli che si sentivano soffocare e persone che hanno avuto malori per via dell'afa, e' andato tutto in tilt. Non si riusciva a consegnare i pazienti ai triage, e non e' che li possiamo scaricare in astanteria: siamo responsabili del trasportato fino a quando non e' stato preso in consegna dall'ospedale. Ci chiamavano, ma non potevamo rispondere".