Milano

"Esondazioni del Seveso evitabili": indagati Maroni e Pisapia

Esondazioni del Seveso nel 2014, la Procura indaga per disastro colposo. Coinvolti anche Maroni, Pisapia e Formigoni

La Procura di Milano avrebbe iscritto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ed il suo predecessore Roberto Formigoni, oltre che l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, nel registro degli indagati per le esondazioni del Seveso verificatesi nel 2014, oggetto di una specifica perizia di ingegneria idraulica. Come riporta il Corriere, ci sarebbero solo 85 scarichi in regola sui 1.505 censiti lungo il corso del fiume, esondato 106 volte dal 1975. Ogni volta che piove, parte della città finisce allegata: un problema legato anche alle competenze frammentate tra sei diverse autorità pubbliche. E proprio questa frammentazione è considerata tra le concause individuate dalla Procura, che ha iscritto una decina di persone a registro per disastro colposo. C'erano opere pubbliche ed un sistema di protezione civile che avrebbero dovuto essere gestiti diversamente, in modo da evitare i ciclici disastri.

DURISSIMA LA PERIZIA: DA DECENNI SI SA COSA FARE MA NON SI INTERVIENE - L'indagine è stata avviata da Nicola Cerrato ed è oggi gestita da Maura Ripamonti e Nunzia Gatto. La perizia richiesta a Luigi Natale sulle tre esondazioni dell'8 luglio, del 12 novembre e del 15 novembre 2014 si conclude affermando che da decenni si sa quello che si deve fare ma nessuno lo ha fatto. Con riferimento in particolare alla costruzione di vasche a nord della città che trattengano l'acqua del fiume durante le piene. Ma i riflettori della perizia sono puntati anche sul canale Redefossi, parzialmente ostruito da rifiuti. Natale attacca, affermando che sia una "scelta di convenienza" dei tecnici, che sostanzialmente accettano che le esondazioni avvengano nella zona periferica di Niguarda: se il Redefossi fosse sgombro ad essere inondata potrebbe essere la centralissima piazza Cinque Giornate.

M5S: "MARONI RIFERISCA IN CONSIGLIO" - La notizia dell'indagine a carico delle autorità istituzionali diventa naturalmente anche un caso politico. Così Gianmarco Corbetta, capogruppo M5S in Regione Lombardia: “Maroni deve riferire al Consiglio regionale sulla nuova indagine che lo vedrebbe accusato di disastro colposo. Siamo preoccupati per la Lombardia,  il suo presidente avrebbe due inchieste per reati gravi a suo carico. E’ necessario che Maroni spieghi ai milanesi che cosa ha fatto per evitare gli allagamenti del Seveso. E che chiarisca se nei prossimi mesi potrà lavorare per la Lombardia o passerà il tempo a difendersi nei tribunali. Chiediamo che l'ufficio di presidenza faccia propria la nostra richiesta di buonsenso".







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