Esplosione in via Brioschi: rivelati i motivi del gesto dell'uomo
Esplosione in via Brioschi, durante i funerali di Micaela Masella persone vicine alla donna hanno spiegato le possibili cause del folle gesto
Sara' dimesso a breve dall'ospedale Niguarda dove e' ricoverato per gravi ustioni Giuseppe Pellicano', accusato di strage in relazione all'esplosione per una fuga di gas della palazzina in via Brioschi a Milano. Le sue condizioni stanno lentamente migliorando ma solo quando sara' in grado di sostenere un interrogatorio gli inquirenti, coordinati dal pm Elio Ramondini, lo sentiranno. Pellicano' era il compagno di Micaela Masella, la donna morta nella deflagrazione assieme alla coppia di giovani fidanzati che vivevano nell'appartamento vicino. Pellicano' e Masella si erano da poco separati, ma vivevano ancora nella stessa casa. Piu' lunga sara' la permanenza in ospedale delle due figlie di Pellicano' e Masella, di 7 e 11 anni, che hanno riportato severe ustioni. Intanto, dal primo luglio si mettera' al lavoro l'ingegner Livio Colombo, incaricato dalla Procura di svolgere una consulenza tecnica che servira' ad accertare "la causa della fuoriuscita di gas" dalla abitazione "con particolare riferimento alla manomissione volontaria della impianto del gas o di parti della impianto".
Manomissione di cui sarebbe stato responsabile proprio Pellicano' che, difeso dall'avvocato Giorgio Perroni, avra' presto la possibilita' di spiegare la sua versione. Il perito nominato dalla Procura avrA 60 giorni di tempo per presentare le sue conclusioni. Agli uomini della Polizia Scientifica spettera' individuare eventuali tracce biologiche e impronte digitali sul tubo e sulle "parti dell'impianto del gas che sono risultate manomesse". Per seguire i lavori del consulente della Procura, i legali di Pellicano', gli avvocati Giorgio Perroni e Francesco Giovannini, hanno nominato l'ingegnere Paolo Centola, mentre i familiari di Micaela Masella, rappresentati dai legali Franco Rossi Galante e Antonella Calcaterra, hanno dato l'incarico a Massimo Bardazza e Pierangelo Adinolfi. Infine, i legali Paola De Pascalis e Danilo Bompadre, che rappresentano i parenti di Chiara Magnamassa e RiccardoA Maglianesi, i giovani fidanzati morti, hanno nominato Gianluca Scurto e Gianandrea Gino.