Esplosione sui Navigli: ancora gravi il padre e le due bimbe
Esplosione in via Brioschi: il pm ha disposto l'autopsia per le tre vittime
Restano gravi, anche se non sono in pericolo di vita, le condizioni delle tre persone, padre e due figlie, ricoverate ieri al reparto ustionati dell'ospedale di Niguarda in seguito all'esplosione nella palazzina di via Brioschi a Milano. Giuseppe Pellicanò (il padre) - recita il bollettino medico dell'ospedale - ha ustioni sul 12% del corpo, un trauma cranico commotivo, una ferita lacerocontusa al capo; e' sveglio e in respiro spontaneo. Le condizioni generali sono stazionarie. L. P., la bimba di 11 anni, ha ustioni sul 20% del corpo coinvolgenti il volto, e' stazionaria e in respiro spontaneo. A. P., 7 anni, ha ustioni sul 43% del corpo e coinvolgenti anche il volto; la prognosi e' riservata per l'estensione dell'ustione. Le condizioni sono stazionarie, e' in respiro spontaneo e non vi sono danni agli organi.
AUTOPSIA SULLE TRE VITTIME - Il pm di Milano Elio Ramondini ha nel frattempo disposto le autopsie sui corpi delle tre vittime dell'esplosione registrata poco prima delle 9 di ieri mattina, che ha provocato anche il ferimento di altre 9 persone oltre alla morte di Micaela Masella, 43 anni, e di una coppia maceratese, Riccardo Maglianesi di 28 anni, e Chiara Magnamassa, di un anno piu' grande. Il pm, che ieri ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro colposo, sta svolgendo accertamenti, anche con l'ausilio dei Vigili del Fuoco e della Scientifica e non esclude nessuna ipotesi sull'origine dell'esplosione anche se quella piu' plausibile sembrerebbe una fuga di gas dalla cucina dei fidanzati marchigiani che avrebbero lasciato un fornello acceso per una distrazione. Non viene scartata, almeno in via astratta, anche la possibilita' di un suicidio. Gli inquirenti hanno cominciato le verifiche sull'edificio sotto sequestro e nelle prossime ore il pm nominera' dei consulenti in grado di svolgere gli accertamenti tecnici anche per capire se la cucina da cui e' partita la fuga di gas fosse a norma.
CINQUANTA FAMIGLIE EVACUATE - Cinquanta famiglie non hanno fatto ritorno alla propria abitazione per ragioni di sicurezza: tre attualmente gli stabili inagibili dopo la terribile esplosione. Cinquanta nuclei evacuati, tra le scale C e D del civico 65, gli stabili ai civici 67, 69 e 71, un edificio in via Portoferraio. Diciassette famiglie, ovvero 56 persone, hanno accettato l'ospitalità del Comune in albergo, altri sono andati da amici e parenti. Il sindaco Giuliano Pisapia ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. Ieri sono state annullate alcune iniziative ludiche previste per la Stranavigli, in segno di rispetto per le vittime.