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Milano
Esplosione sui Navigli, ancora incerta l'origine della fuga di gas
Esplosione in via Brioschi: la reazione del quartiere

L'autopsia sui corpi delle tre vittime, attesa nelle prossime ore, dirà qualcosa in più sulle cause del tremendo scoppio avvenuto domenica mattina in una abitazione di via Brioschi, costata la vita a Micaela Masella, 43 anni, e a una coppia maceratese, Riccardo Maglianesi di 28 anni, e Chiara Magnamassa, di un anno piu' grande. Ma sarà la relazione di servizio dei vigili del fuoco e della polizia scientifica a fornire al pm Elio Ramondini altri elementi. E' aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro colposo, e non si esclude nessuna ipotesi sull'origine dell'esplosione anche se quella piu' plausibile sembrerebbe una fuga di gas dalla cucina dei fidanzati marchigiani che avrebbero lasciato un fornello acceso per una distrazione. Non viene scartata, almeno in via astratta, anche la possibilita' di un suicidio anche se appare la meno probabile. Oppure, semplicemente, un tubo difettoso.

Restano in ospedale in condizioni serie per vie delle ustioni riportate Giuseppe Pellicanò e le sue due bambine di sette e undici anni, che ancora non sanno della morte della mamma Micaela nell'esplosione. Nel frattempo il quartiere si sta mobilitando con un intenso volantinaggio per annunciare l'iniziativa spontanea che si svolgerà dopodomani: "Giovedì accendi una candela sul davanzale delle tue finestre, facciamo sentire che il nostro quartiere è vicino alle famiglie delle vittime dell’assurdo incidente successo domenica". I genitori dei compagni di classe delle due bambine, che frequentano l'elementare di via Gentilino, hanno aperto un conto corrente per chi volesse aiutare (maggiori informazioni all'indirizzo mail genitori.gentilino@gmail.com). Rappresentanti della zona, facenti riferimento ad una pagina facebook, hanno incontrato alcuni responsabili dell'assessorato alle Politiche sociali fornendo una lista delle disponibililtà arrivate dal quartiere per la sistemazione delle persone che al momento sono state evacuate dalle loro abitazioni danneggiate dall'esplosione. Una cinquantina di famiglie inizialmente, una decina delle quali ha già potuto fare ritorno a casa. "Per tutta la settimana continueremo a ospitare in albergo le famiglie che vivono negli appartamenti di via Brioschi e via Portoferraio al momento giudicati inagibili dai vigili del fuoco», hanno spiegato gli assessori alla Casa Daniela Benelli e alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli.

Anche il cardinale Angelo Scola ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia: "L'affetto e la solidarieta' vanno a tutti i feriti, ai familiari delle vittime e alle persone che hanno subito danni alle proprie abitazioni e sono costrette a vivere fuori da casa. In queste ore di prova il cardinale Scola partecipa con la preghiera e si unisce spiritualmente alla veglia organizzata per martedi' 14 giugno nella chiesa dei Santi Quattro Evangelisti in Via Pezzotti 53, a pochi metri da dove si e' verificata la tragedia. Affida alla misericordia di Dio Padre tutti coloro che sono nella sofferenza e invoca la serenita' e la pace per loro e per tutta la Città".

LE CAUSE DELLO SCOPPIO - E' ancora incerta l'origine della fuga di gas che domenica scorsa ha provocato l'esplosione nella palazzina di via Brioschi. La Procura di Milano non esclude che la fuoriuscita di gas possa essere avvenuta nell'appartamento in cui vivevano la donna morta, Micaela Masella, le sue due figlie ricoverate con gravi ustioni e il marito ferito. In un primo momento, sembrava pressoche' certo che la fuga di gas derivasse dalla casa dove vivevano i due fidanzati marchigiani, Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa, entrambi morti. Resta ancora un'incognita la causa della perdita di gas: malfunzionamento di un impianto o dimenticanza di un fornelletto accesso sembrano le ipotesi piu' plausibili. Nelle prossime ore, verranno analizzati i dati dei contatori del gas mentre per domani sono fissate le autopsie. 

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