Milano

Estorsione al parroco con 'video compromettente': una condanna

Si chiude con un patteggiamento e una condanna la vicenda della presunta estorsione ai danni dell'ex parroco della chiesa di Grezzago (Milano) da parte di due cittadini rumeni. Secondo la ricostruzione della Procura, i due avrebbero estorto al sacerdote e amministratore parrocchiale 35mila euro "con la minaccia di rendere pubblico un presunto video per lui compromettente". Uno ha patteggiato 3 anni e 8 mesi di reclusione, mentre l'altro, condannato in primo grado per direttissima a 4 anni di reclusione dai giudici della settima sezione penale, si e' visto ridurre in appello la pena a 3 anni e 4 mesi di carcere. A dare il via all'inchiesta per estorsione erano stati i dipendenti della filiale di banca Intesa San Paolo presso la quale il prete tra il 6 e il 20 ottobre 2014 aveva prelevato il denaro in due tranche da 15mila e 20mila euro. "A quel punto - si legge nell'ordinanza d'arresto - al fine di capire meglio cosa stava accadendo il parroco veniva invitato dai carabinieri a sporgere formale denuncia - querela (...)". Con gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Maria Mazza, il parroco ha negato l'esistenza del video, che non e' stato trovato, e ha invece riferito che uno dei due presunti estorsori - difesi dagli avvocati Marco Brigliadori ed Enrico Belloli - qualche mese prima gli aveva chiesto un prestito per sostenere le spese del funerale di sua figlia e lui gli aveva dato mille euro. In seguito, lo avrebbero incalzato con altre richieste di denaro che avrebbe soddisfatto per il timore che gli "facessero fisicamente del male".








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