Milano

Esuberi alla Borsa Euronext, Poeta Paccati (Fisac Cgil): decisione grave

Indiscrezioni parlano di 200 esuberi in Italia dopo l'acquisizione del gruppo Borsa Italiana da parte della Borsa paneuropea Euronext

Esuberi alla Borsa Euronext, Poeta Paccati (Fisac Cgil): decisione grave, da contrastare

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - “A seguito dell’acquisizione del gruppo Borsa Italiana da parte della Borsa paneuropea Euronext, l’amministratore delegato di quest’ultima aveva annunciato che l’implementazione delle sinergie tra i due gruppi sarebbe stata dettagliata non prima della presentazione del piano industriale, prevista per il prossimo autunno. Ciononostante, sulla stampa di oggi appaiono indiscrezioni in merito a un numero di esuberi previsto per l’Italia che si attesterebbe sulle 200 unità. Qualora questo rumor venisse confermato, questa sarebbe una decisione di estrema gravità”. A parlare è Gabriele Poeta Paccati, segretario lombardo della Fisac Cgil.

“E’ solo di pochi giorni fa la notizia degli ottimi risultati di Euronext, cui le attività che fanno riferimento a Borsa Italiana hanno fornito un contributo rilevantissimo. Per questo motivo, l’espulsione dalla produzione di un numero di lavoratori così importanti sarebbe un vero e proprio schiaffo proprio a coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo risultato. Fin da subito, è stato detto che l’entrata di Borsa Italiana in Euronext avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità per gli investimenti: bisogna fare dunque in modo che non si vada nella direzione contraria. E’ necessario che la Cassa Depositi e Prestiti - azionista del nuovo gruppo - faccia sentire la propria voce, così come lo stesso Ministero dell’Economia e le autorità di vigilanza per ciò che è di loro competenza. Auspichiamo che l’azienda smentisca la notizia degli esuberi. Qualora trovasse invece conferma, sarebbe un pessimo segnale d’inizio: senza dubbio, il sindacato e i lavoratori non rimarranno indifferenti e contrasteranno questa eventualità con ogni mezzo necessario”, conclude il segretario della Fisac Cgil.








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