Milano

+Europa, in Lombardia niente vaccini per privato accreditato

Regione ha disposto che le strutture sanitarie accreditate provvedano autonomamente all'approvvigionamento del vaccino antinfluenzale per i propri operatori

+Europa, in Lombardia niente vaccini per privato accreditato

Una circolare della Giunta regionale della Lombardia, datata 17 agosto 2020, "ha dato disposizione alle strutture sanitarie accreditate di provvedere autonomamente all'approvvigionamento del vaccino antinfluenzale per i propri operatori, contravvenendo alla prassi che ha sempre previsto che fosse la Regione stessa, attraverso le Ats, a fornire le vaccinazioni alle suddette strutture. Considerando inoltre che fino all'anno scorso le vaccinazioni venivano erogate agli operatori gratuitamente, questo passo indietro da parte di Regione Lombardia appare ancora piu' insensato". A denunciarlo in una nota è il gruppo di +Europa al Consiglio regionale della Lombardia, annunciando una propria la mozione "sulla preoccupante questione dei vaccini antinfluenzali agli operatori del sistema accreditato". "La sanita' lombarda, proprio secondo il modello che il centrodestra ha creato negli ultimi 25 anni, si fonda sulla sostanziale parificazione tra strutture pubbliche e private, al punto che le seconde erogano, ad oggi, circa il 40% delle prestazioni sanitarie. Non vaccinare un numero cosi' alto di operatori, oltre a rappresentare una discriminazione intollerabile per la categoria, rischia di mettere in pericolo le migliaia di cittadini che entrano in contatto quotidianamente con queste persone" e' l'allarme del primo firmatario Michele Usuelli. "Non si tratta - puntualizza Usuelli - di una questione di costi. Le strutture accreditate sono pronte a pagare le dosi di vaccino per tutelare operatori e, di conseguenza, pazienti, ma oggi queste dosi non sono piu' reperibili sul mercato. E' compito di Regione Lombardia mettere a disposizione i vaccini per le categorie a rischio, di cui gli operatori sanitari fanno parte. Ancora una volta paghiamo un difetto di programmazione: si sapeva da mesi che la prossima sarebbe stata una campagna di vaccinazioni particolarmente delicata e massiccia; perche' la Giunta non ha provveduto a ordinare un quantitativo adeguato di vaccinazioni?".








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