Milano
Elezioni europee, Majorino si candida: "Contro la Brexit leghista"

Elezioni europee: Pierfrancesco Majorino si candida malgrado la presenza di Giuliano Pisapia, che insiste sullo stesso elettorato. Maran si fa da parte
"Ho dato la mia disponibilità al Partito Democratico a candidarmi alle Europee. Poi sarà il Pd a scegliere con i suoi organismi se mettermi in lista. E decideranno gli elettori. Sono pronto per questa sfida perché credo molto che si debba dare tutti il massimo per far vincere l'Europa democratica e contrastare la Brexit all'italiana che serpeggia dalle parti della Lega. Se posso dare una mano lo farò", ha spiegato Majorino.
La reazione di
Intanto, se Majorino annuncia la sua candidatura, pare si stiano scaldando anche i cattolici.
Le speranze concrete di essere eletto? Sono da valutare. Sebbene Pizzul sia un vero campione di preferenze, l’investimento in una campagna elettorale transregionale deve servire non solo a raggiungere il Piano A, ma almeno a segnare un piano B. Come quello di essere in prima fila per il Parlamento di Roma qualora si dovesse andare a votare prima del previsto.Basta fare due calcoli: anche nella rosea ipotesi che il Pd superi di almeno due punti il suo ultimo risultato elettorale arrivando quindi a superare soglia 20% i seggi sicuri nell’area Nord-Est non sono molti. Il primo sarebbe occupato da Giuliano Pisapia, sicuro capolista; quindi per il Piemonte quello destinato a Mercedes Bresso e per la Liguria quello che andrà Brando Benifei. L’altro nome su cui si punta molto è quello di Irene Tinagli, mentre al quinto seggio si dovrà sedere Patrizia Toja, ormai veterana di Strasburgo. Poi c'è Pierfrancesco Majorino, come già detto.
Per Pizzul dunque la candidatura rientra nell’ambito delle speranze, ma anche della strategia: qualsiasi risultato raggiungerà, potrà essere portato come un salvadanaio di voti da usare per Camera o Senato.