Evasione da 3,5 milioni: Biagio Antonacci a processo
Biagio Antonacci a processo a Milano con l'accusa di avere evaso circa 3,5 milioni di euro di imposte tra il 2004 e il 2008. Al centro dell'indagine da cui e' scaturito il processo, c'e' il reato di 'infedele dichiarazione dei redditi' contestato dal pm Carlo Nocerino (nel frattempo trasferito a Brescia) dopo una verifica fiscale della Guardia di Finanza nel giugno del 2008. Nel 2012, l'artista, difeso dagli avvocati Alessio Lanzi, Giuseppe Marino e Francesco Cieri, ha regolarizzato la sua posizione con l'Agenzia delle Entrate. Nell'udienza di oggi ha preso la parola un militare delle Fiamme Gialle che ha ricostruito la presunta interposizione di tre societa' (le italiane 'Iris srl' e 'Basta srl' e la londinese 'Forum Vision Ltd') per dribblare il fisco.
Secondo l'accusa, Biagio Antonacci "indicava nelle proprie dichiarazioni fiscali elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo". Il cantautore era, all'epoca dei fatti, il principale azionista di due srl italiane, Basta Edizioni Musicali e Iris, che avevano a loro volta concesso alla londinese Forum Vision Limited lo sfruttamento di parte dei diritti. Una parte dei ricavi sarebbe quindi stata girata dalla casa discografica alla Forum, sfuggendo cosi' al fisco italiano. In termini tecnici, stando a quanto si legge nel decreto di citazione diretta a giudizio, "l'interposizione delle tre societa' sarebbe stata strumentale alla trasformazione di redditi di lavoro autonomo, soggetti all'aliquota progressiva piu' elevata, in redditi d'impresa, soggetti ad aliquota piu' conveniente e - in parte - alla delocalizzazione degli stessi redditi, al fine di evadere le imposte sui redditi, con piu' azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso.