Milano

Evasione, pugno di ferro del Comune di Milano: multe-sanzioni, no rottamazione

Con una delibera di Giunta, il Comune di Milano rinuncia alla possibilità di "rottamare" multe e sanzioni ereditate da Equitalia: "No disparità di trattamento"

Evasione, il Comune di Milano dice no alla rottamazione delle cartelle: multe, Tasi, Tari, Imu da saldare per intero

Il Comune di Milano non intende rinunciare a quanto gli è dovuto in termini di multe e tributi relativi ad infrazioni al Codice della strada, Tasi, Tari, Imu e una serie di altri oneri. E da Palazzo Marino giunge la notizia che la Giunta guidata da Beppe Sala ha rinunciato alla possibilità di "rottamare" le sanzioni non pagate dai milanesi. Si trattava di una facoltà concessa dal governo alle amministrazioni locali con una legge emanata lo scorso dicembre legata alla dismissione di Equitalia, che consente di accedere alla procedura di definizione agevolata, ovvero la facoltà di annullare le sanzioni applicate a multe e tributi notificati. Ma Milano ha detto "no, grazie".

La decisione della Giunta è motivata dalla volontà di proseguire nel proprio intento di recuperare quanto dovuto e dal fatto che la ‘rottamazione’ produrrebbe, come spiega una nota da Palazzo Marino, "una chiara disparità di trattamento a danno di chi ha regolarmente pagato".

“Con questa decisione il Comune afferma un principio sostanziale secondo cui il rapporto con i cittadini va costruito consolidando principi di equità e di legalità. Inoltre l’impegno diretto del Comune nella riscossione coattiva, che va ricordato è in vigore dal 2012, ha già portato a risultati importanti, che impongono uno sforzo ulteriore su questa strada”. Lo afferma l’assessore al Bilancio e Demanio, Roberto Tasca.

"No rottamazione", la riscossione a Milano procederà senza sconti

 

Il Comune è quindi impegnato direttamente nella procedura di riscossione e procederà senza sconti. Anche perché, come descrive la delibera approvata oggi, la "rottamazione" incrinerebbe l’esistente rapporto di fiducia tra il Comune e i cittadini e le imprese, che deve fondarsi sulla certezza del diritto. "La decisione odierna - prosegue la nota di Palazzo Marino - è coerente con quanto operato in passato per le sanzioni fino al 2011. Dal 2012 il Comune si è impegnato in prima persona nella riscossione coattiva.  Oggi l’Amministrazione è in grado di esercitare direttamente una funzione di recupero che in precedenza era interamente delegata ad Equitalia, perdendo ogni traccia del rapporto con i cittadini sanzionati".

Secondo quanto indicato dalla Giunta, il Comune è deputato a ripristinare il rispetto degli obblighi per chi incorre in sanzioni e l’adesione alla definizione agevolata indurrebbe i cittadini che non adempiono ai propri obblighi a perseverare in comportamenti opportunistici contrari alla convivenza sociale.

La procedura di definizione agevolata è entrata in vigore dopo la decisione del Governo di abolire Equitalia e riguarda gli enti, come il Comune di Milano, che operano una riscossione diretta secondo un proprio ‘regolamento di gestione’.







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