Ex Palasharp, niente più moschea: Tasca valuta altri progetti
Ex Palasharp, tramonta definitivamente l'ipotesi moschea. Si riapre il dibattito sul destino della struttura, da anni in stato di degrado
L'ex Palasharp? Di sicuro, ormai è chiaro, non ospiterà più una moschea. Dopo la revoca del contestato bando per l'assegnazione di spazi da destinare a luoghi di culto, avvenuta ad agosto, la struttura è passata di mano dall'assessorato alle Politiche sociali, non facendo tuttavia ritorno all'assessorato allo Sport. Una recente determina chiarisce infatti: "Il settore Sport ha segnalato che “la struttura nell’attuale stato manutentivo non rappresenta più luogo di intrattenimento con una programmazione varia e intensa di spettacoli ed eventi, ma crea alla città problemi di igiene e sicurezza’’, dimostrando quindi di non avere una progettualità sulla stessa".
Come riporta il quotidiano Il Giorno, la gestione dell'immobile passa dunque ora al settore Demanio. E all'assessore Roberto Tasca in particolare. Che dovrà ora valutare possibili altri utilizzi della struttura e dell'area. Per la moschea, invece, tutto l'iter ripartirà da capo lunedì 17 ottobre, con un consiglio comunale ad hoc.
BONI (LEGA): "PALASHARP SIMBOLO DEL DECADIMENTO DELLA SINISTRA MILANESE" - In merito alla gestione dell’ex Palasharp, passata ora al Demanio del Comune di Milano, è intervenuto il Segretario provinciale della Lega Nord, Davide Boni: “Altro capitolo triste per uno dei luoghi che ha fatto la storia sportiva e culturale del capoluogo lombardo, – commena Boni – la cui gestione viene rimpallata da anni da un settore all’altro dell’amministrazione comunale milanese. Dallo sport alle politiche sociali, passando ora al demanio: mentre Pisapia prima e Sala ora giocano con le strutture milanesi, l’ex Palasharp è destinato a diventare il simbolo del decadimento e della mancanza di attenzione al patrimonio pubblico da parte della sinistra milanese”. “Luogo di ricovero per immigrati, come annunciato da Sala pochi giorni fa, moschea a cielo aperto per altri, scelta addirittura come una delle aree nel bando sui luoghi di culto, fortunatamente bloccato, - sottolinea Boni - sta di fatto che, mentre in questi anni si è fatta della pura demagogia attorno all’ex Palasharp, la struttura si sta trasformando in un problema per i residenti, che lamentano la mancanza di sicurezza e il degrado dell’intera zona”. “Il punto è che tutto questo dimostra che la Giunta PD di Milano non ha alcuna idea a lungo termine, - conclude Boni - alcuna progettualità concreta che renda l’ex Palasharp non un problema da gestire ma una risorsa preziosa da mettere a disposizione della cittadinanza, nel campo musicale o anche sportivo, visto la carenza di spazi. L’ennesimo passaggio di gestione della vicenda ad un altro settore della macchina comunale non lascia pertanto presagire niente di buono”.