Milano
Expo, i numeri Atm smentiscono Sala. Majorino: "Trasparenza sugli accessi"
Un giallo. Anzi, di più: una questione politica. Il caso del numero di accessi ad Expo torna a tenere banco. L'amministratore delegato Giuseppe Sala ha infatti recentemente parlato di sei milioni di ingressi nei primi due mesi di esposizione, ovvero una media di 100mila accessi quotidiani. Tuttavia, sono stati diffusi anche i dati Atm, che parlano di una media di 25mila persone dirette ad Expo ogni giorno, con picchi di 30mila viaggiatori il sabato. E considerando che i parcheggi non sono affatto pieni, la sensazione è che qualcosa non torni. Dopo il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo, anche l'assessore Pierfrancesco Majorino ha espresso le sue perplessità con un post su facebook: "Non capisco perché quelli di Società Expo debbano dare l’idea di essere in difficoltà coi numeri dei visitatori – scrive su Facebook -. Li rendano pubblici, no? Altrimenti non fanno altro che alimentare equivoci e dubbi. La scelta migliore è sempre quella della trasparenza”.
AFFARI E IL REPORT TRENORD/ Il tema, a meno di un anno dalle elezioni e con gli stessi Sala e Majorino in prima fila, torna dunque d'attualità. Ed i numeri di Atm ripropongono gli stessi dubbi che già Affari italiani, con Il Fatto quotidiano, aveva sollevato diverso tempo fa: era infatti il 12 maggio quando Affari pubblicava il report riservato di Trenord che dimostrava un'ampia forbice tra i dati diffusi da Expo ed il numero di utenti delle ferrovie diretti a Rho.
GELMINI: "NUMERI CHIARI SONO UN DOVERE"/ Ed anche la coordinatrice regionale di Forza Italia Mariastella Gelmini vuole vederci chiaro sui numeri: "Expo è un evento gestito da una società a maggioranza pubblica: fornire i numeri degli accessi non è una scelta di Expo spa: è un dovere. E’ arrivato il momento che la società Expo 2015 metta le carte, o meglio le matrici dei biglietti venduti sul tavolo, anche per evitare sgradite sorprese a cose fatte. Se per lanciare l’evento sono bastate le suggestioni di sponsor e tour operator che parlavano di milioni e milioni di biglietti prenotati, ora è necessario capire quanti visitatori paganti ogni giorno hanno varcato gli ingressi di Expo. Non è solo una questione di trasparenza, assolutamente dovuta: i risultati di Expo vanno valutati a pieno, e se nece ssario, la rassegna va rilanciata o ridimensionata. Anche alla luce delle proteste di buona parte del mondo del commercio milanese, che si è visto sottrarre visitatori, turisti e clienti, quasi totalmente assenti in città. Expo è un grande evento pubblico: la trasparenza degli accessi (e quindi dei conti) non è facoltativa: è una necessità".