Milano
Expo, Lega contro Sala-Renzi: città di profughi. L'ex ad: non c'entro nulla
Sono arrivati ad Expo i primi novanta profughi, ospitati al Campo base sulla scia della decisione presa dal prefetto Alessandro Marangoni. Sulla vicenda è in corso una polemica politica, con il governatore regionale Roberto Maroni, contrario al provvedimento del prefetto, che ha lasciato intendere come la decisione si basi su una sorta di accordo tra lo stesso Marangoni e l'allora commissario di Expo Giuseppe Sala, oggi candidato sindaco del centrosinistra. Sala ha smentito. Ma ad alimentare il dibattito, il quotidiano Il Fatto Quotidiano riporta oggi quanto contenuto in un passaggio del verbale del cda di Expo spa del 13 ottobre 2015, in cui il direttore generale Christian Malangone espone la richiesta della prefettura di utilizzare il campo base per i profughi. Si esprime fermamente contraria Alessandra Dal Verme, componente del cda ominata dal ministero dell'Economia, mentre non è registrata alcuna presa di posizione di Sala. E la riunione si conclude senza una decisione ufficiale in merito.
LA SMENTITA DI SALA - "Nel corso del 2015 avevo portato la richiesta informale della prefettura in Consiglio, il quale ha preferito rinviare qualsiasi decisione sull'utilizzo del cosiddetto 'campo base' di Expo. E da quel momento non ho più sentito parlare di questo argomento". Così Sala, nei giorni scorsi, aveva smentito qualsiasi suo coinvolgimento nella decisione di far arrivare alcuni profughi all'interno dell'area che ha ospitato Expo 2015. In quell'occasione l'ex ad aveva attaccatto anche Maroni: "Meglio sarebbe stato che avesse fatto prima le sue verifiche, magari sentendo il rappresentante della Regione Lombardia nel cda di Expo 2015, ma forse mi chiama indebitamente in causa solo per fare un po' di baccano elettorale".
BONI (LEGA): "GRAVISSIMO: SALA SAPEVA" - In merito all’arrivo di profughi al campo base Expo, è intervenuto il Segretario provinciale della Lega Nord, Davide Boni: “E’ gravissimo che per l’ennesima volta il candidato Sindaco della sinistra milanese, Sala, venga sconfessato, in questo caso sull’arrivo di immigrati nell’area Expo, e dopo essersi trincerato dietro il solito: “non sapevo”. “Dagli atti – spiega Boni - risulterebbe infatti che lo stesso Sala, senza avvertire né il Consiglio di amministrazione né tanto meno la Regione, avesse già preso accordi con la Prefettura, acconsentendo a nome della società Expo all’arrivo dei profughi”. “Un comportamento inaccettabile: Sala non può pensare di gestire il bene pubblico come fosse proprio, prendendo altresì decisioni scellerate e non condivisibili, che mettono a rischio sicurezza l’intera area, con una Milano già alle prese con migliaia di profughi e clandestini. Una follia – conclude Boni - che intendiamo contrastare fortemente. Dopo questa ennesima bugia, Sala dovrebbe come minimo fare un passo indietro, ammettendo di non essere in grado di guidare una città come Milano”.
MAJORINO: GIOCHINO LEGHISTA PER LAMENTARSI
“Vedo che i leghisti attaccano il Prefetto di Milano per la scelta che ha preso riguardante l’utilizzo del Campo base Expo (non l’area espositiva che non c’entra un tubo) per l’accoglienza dei profughi. Premesso che il Comune di Milano ha preso atto della cosa, che non riguarda il proprio territorio se non indirettamente, e che non abbiamo alcuna competenza in materia, ecco, premesso tutto questo, ai leghisti che dicono di no faccio notare che il loro giochino è fin troppo semplice e scoperto. Impedire di identificare aree esterne alla città. In modo che l’accoglienza sia sempre tutta e solo sulle nostre spalle. Così da potersene lamentare in campagna elettorale. L’area identificata dal Prefetto può servire sul piano sociale a diversi scopi. Temporaneamente anche a questo. Non vedo dove sia lo scandalo”. Lo scrive su Facebook l’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino.
BONI A MAJORINO: INUTILE SCARICABARILE
"E' ammirevole come Majorino cerchi di difendere l'indifendibile, - ironizza Boni - pretendendo di scaricare sulla Lega Nord il pasticcio dell'arrivo di altri migranti deciso dal loro candidato sindaco, Sala, in totale autonomia. Inutile che la sinistra faccia ora lo scaricabarile: noi siamo e resteremo contrari ad incentivare un'invasione che sta incrementando il degrado a Milano. Il resto - conclude Boni - sono solo giochi di parole dei soliti radical chic abituati a non assumersi la responsabilità del propri atti, perché: è sempre colpa di qualcun altro".
CECCHETTI, LEGA: RENZI E SALA TRASFORMANO L'AREA IN UNA CITTADELLA DI CLANDESTINI
“Altro che post Expo e tutte le belle parole che abbiamo sentito negli ultimi mesi sul futuro dell’ex sito espositivo: il Governo Renzi, Giuseppe Sala e il prefetto di Milano stanno trasformando quell’area nella cittadella dei clandestini.” E’ il commento del vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) in merito all’invio di 86 richiedenti asilo nel campo base dell’area Expo. “Ad oggi – spiega Cecchetti - sono 86 le persone ospitate nel campo base di Expo, tutti giovani uomini che non provengono da paesi in cui è in corso una guerra e che al termine dell’iter per definire il loro status, che dura mediamente un anno, verranno sicuramente dichiarati clandestini. Questi signori saranno liberi di muoversi dove vogliono e senza alcuna restrizione, il tutto a meno di un kilometro dal centro di Rho. Se dovessero accadere cose spiacevoli ai nostri cittadini sappiamo con certezza chi sono i responsabili di questa follia”
“A pieno regime – continua Cecchetti - il campo base potrà ospitare 576 richiedenti asilo e il solo mantenimento di queste persone costerà oltre 20mila euro al giorno, 7.5 milioni di euro all’anno. Soldi che verranno letteralmente buttati nella spazzatura: l’ennesimo schiaffo dato dal governo centrale ai nostri cittadini in difficoltà che attendono un alloggio popolare. La Lega Nord – conclude - metterà in campo tutte le azioni possibili per evitare la permanenza dei clandestini e scongiurare l’arrivo di nuovi immigrati nel sito Expo. Vogliamo riconsegnare quell’area ai Rhodensi e ai Milanesi che ne hanno piene le scatole di essere trattati come sudditi da un governo che aiuta chi non ne ha diritto e abbandona i propri cittadini".
CAMPO BASE EXPO, ALFIERI: RESPONSABILITA' DI MARONI E ALFANO
“La responsabilità della gestione dei migranti è di Maroni e Alfano, entrambi sostenitori di Parisi” “Nelle altre regioni i presidenti si prendono in carico il problema e coordinano le azioni. Qui in Lombardia, invece, Maroni ha deciso di abdicare al proprio ruolo. La Lega, che si sta scaldando tanto, ha tutti gli strumenti per gestire l’emergenza profughi visto e considerato che le persone che hanno voce in capitolo in questa vicenda sono due: Maroni e Alfano, entrambi sostenitori di Parisi e del modello lombardo”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd lombardo Alessandro Alfieri in merito alle polemiche sollevate dalla Lega a seguito della scelta di collocare i migranti nel campo base di Expo.
GRIMOLDI (LEGA): "NON SOLO LA VORAGINE DEI CONTI..." - "Giuseppe Sala non solo ha lasciato una voragine indefinita nei conti di Expo ma ha avuto pure un ruolo decisivo nel trasformare quell'area nel nuovo 'hotspot' per immigrati richiedenti asilo. Come avevano già anticipato alcuni quotidiani ora c'è anche una lettera del prefetto Marangoni, per l'invio di 500 immigrati, che conferma testualmente che tra la Prefettura e la società Expo c'erano già 'intese intercorse', per l'invio degli immigrati richiedenti asilo sul sito Expo e che la stessa società Expo dovrà 'fornire servizi di vitto – tre pasti al giorno – alloggio, servizi di pulizia e igiene ambientale a fronte di un corrispettivo pro capite pro die di euro 25 oltre Iva, se dovuta.' Ecco chi ha voluto trasformare Expo in un campo profughi: ora Sala spieghi ai milanesi la verità sui conti di Expo e perché ha avallato questa folle scelta di far riempire il campo base di Expo di clandestini". Così Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord in una lettera inviata al prefetto di Milano.
TATARELLA (FI): "MR EXPO HA MENTITO PER LA TERZA VOLTA" - "Mr Expo ha mentito per la terza volta: dopo le menzogne sul buco nei conti di EXPO e sullo stato del patrimonio netto (da lui erroneamente definito “positivo”), nelle scorse ore si è scoperto che il candidato del centrosinistra potrebbe avere avuto un ruolo decisivo nella concessione di alcune aree di Expo a centinaia di migranti, agli immigrati richiedenti asilo. Una lettera del prefetto sembra confermarlo in maniera chiara, inequivocabile.” Lo ha affermato oggi Pietro Tatarella, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. "Tutte queste menzogne confermano in modo incontestabile l’assoluta inconsistenza di Beppe Sala: non è stato in grado di gestire efficacemente la società Expo, ha ripetutamente mentito sui conti e sulle spese dell’esposizione, e avrebbe perfino stipulato accordi segreti con la Prefettura per favorire l’allestimento di un campo profughi all’interno dell’area Expo. La condotta di Sala è intollerabile: come può pensare di candidarsi per la carica di sindaco di Milano?"
MIGRANTI, GELMINI: CAMPO PROFUGHI AD EXPO? MILANESI PRENDONO NOTA
"La trasformazione dell'area attigua ad Expo in un campo profughi ha purtroppo visto Sala pienamente informato e partecipe. Non è il verbale pubblicato oggi a dimostrarlo: bastava il suo ruolo in Expo renderlo evidente. La scelta è gravissima: ingenuo affermare che il nuovo campo profughi non è nell'area Expo: è a qualche metro. E' una scelta fatta in segreto, con Sala partecipe, contro gli interessi di Milano. Non bastasse questo, il campo profughi è uno schiaffo ai progetti post-Expo. I milanesi prendono nota". Così Mariastella Gelmini, capolista FI alle Amministrative 2016