Milano
Expo, legale Maroni: "Sms non è unico errore di Procura"
"Quella dell'sms, sebbene preoccupante e sorprendente, non e' l'unica svista dell'accusa". Secondo Domenico Aiello, il legale del Governatore lombardo Roberto Maroni, la Procura di Milano non avrebbe sbagliato solo ad attribuire nell'avviso di chiusura delle indagini a un sms del capo della sua segretaria, Giacomo Ciriello, mezza frase che nella realta' non esiste. Ci sarebbero "almeno un altro paio di sviste" che, assicura Aiello, verranno evidenziate nel prosieguo delle indagini. Aiello ha annunciato che presentera' nei prossimi giorni un'istanza di archiviazione delle indagini, dopo avere esaminato tutte le carte. A Maroni e altre 4 persone piu' la societa' Expo2015 ieri e' stato notificato l'atto che chiude l'inchiesta, preludio di solito alla richiesta di processo. Il Governatore e' accusato di turbata liberta' del contraente e induzione indebita. Roberto Maroni, si legge nell'atto in relazione alla seconda accusa, "abusando della sua qualita' inerente la carica di Presidente della Regione nei confronti di societa' dalla stessa partecipata" (Expo, ndr), avrebbe esercitato indebite pressioni, attraverso il capo della segreteria Giacomo Ciriello, sul dg di Expo Christian Malangone per far partecipare al viaggio a Tokyo, spesata da Expo, Maria Grazia Paturzo a cui era legata da "una relazione affettiva". L'altra accusa, quella di turbata liberta' del contraente, e' relativa invece al contratto come temporary manager ottenuto da Mara Carluccio, altra ex collaboratrice di Maroni, presso la societa' Eupolis.