Expo, Padiglione Olanda: società fallita e addetti lombardi non pagati
Expo 2015, fa rumore nei Paesi Bassi il fallimento della Swem, che curò il Padiglione olandese: buco da due milioni e addetti lombardi non pagati
Nel semestre di Expo 2015 era stato uno dei padiglioni più frequentati, particolarmente gradito dai giovani. Oggi si scopre che la partecipazione all'Esposizione universale da parte dell'Olanda è stata un autentico disastro. Con la fondazione che ha gestito la presenza olandese a Milano che è fallita lasciando un buco da oltre due milioni di euro e tanti lavoratori e fornitori mai pagati. Lo racconta il Corriere di oggi, che riprende informazioni che stanno avendo ampio risalto sulla stampa olandese. Entrata all'ultimo e con entusiasmo non unanime nella partita di Expo, l'Olanda si affida per l'organizzazione alla Swem srl, società controllata dalla omonima fondazione, partecipata dai ministeri dell’Economia e degli Esteri dei Paesi Bassi. Swem sviluppa un padiglione "light", a tema "Share, grow, live", con tanto truck food e tanta birra. Incaricata di reclutare gli addetti tra le università e le scuole alberghiere del Varesotto e di Milano è Suzan Janssen. Che oggi denuncia: "Non ho più ricevuto il saldo di quanto mi dovevano fino ad aprile 2016, quando mi è arrivata la lettera di un avvocato olandese: mi informava che il tribunale di Rotterdam ha dichiarato la bancarotta della Swem e che io ero stata inserita tra i creditori concorsuali del fallimento, quindi i ministeri dell’Economia e degli Esteri hanno di fatto fregato me e tanti altri, compreso per esempio il Campus dell’Università Cattaneo di Castellanza, non me lo sarei mai aspettato". Riferiscono i giornali dei Paesi bassi di dirigenti e aziende che si sono accaparrati i fondi erogati dai ministeri coinvolti per tamponare il buco di Swem, e di creditori comparsi sulla scena all'improvviso. Non il migliore dei viatici per la candidatura di Rotterdam a Expo 2025...