Milano
Expo, Sala: "L'Albero della Vita resterà qui"
"L'Albero della vita rimarrà come è oggi. Faremo manutenzione, e anche palazzo Italia rimarrà come è oggi". Lo ha annunciato il commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, nel corso della conferenza stampa per la giornata dedicata all'Albero della Vita. Sala ha aggiunto che a palazzo Italia "la mostra non verrà smontata e lo stesso accadrà per il padiglione Zero. Vogliamo dare vita a questi elementi iconici dell'Expo". Dopo la chiusura del sito, l'Albero sarà riattivato in primavera. Dal canto suo, il commissario generale di Padiglione Italia, Diana Bracco, ha sottolineato di "apprezzare molto che si vada in questa direzione. Palazzo Italia e l'Albero della vita - ha aggiunto - diventeranno un pezzo di storia dell'Italia, sono ricordi dell'Expo che vogliamo tenere e sono un tutt'uno: noi - ha spiegato - nel padiglione iniziamo la narrazione del Paese che ha il suo grande finale nell'albero. Le due cose non possono vivere separate".
Soddisfatto anche Marco Balich, ideatore dell'opera, che ha fatto notare come "l'albero rappresenti l'immagine molto chiara del successo dell'Expo" al punto che "ce lo chiedono all'estero" e accordi sono in via di definizione per esportarne le tecnologie.
Per quanto riguarda l'esposizione, Sala ha aggiunto: "A malincuore, la chiusura di Expo è confermata per il 31 ottobre. Di fronte a giornate di così grande flusso e entusiasmo se si potesse anche io sarei del partito di prolungare Expo, ma è tecnicamente impossibile. Il Bie ha le sue regole e dobbiamo rispettarle".
SALA: "IL SUCCESSO E' PER QUELLO CHE ABBIAMO SCONTATO" - "A Expo "siamo stati beneficiati dal meteo". Lo dice il commissario unico Giuseppe Sala, in occasione della giornata dedicata all'Albero della Vita a Expo. "Ci ricordiamo tutti cosa sono stati l'estate e l'autunno del 2014. Forse il clima favorevole nel semestre Expo e' per tutto quello che abbiamo scontato, la fatica, quando scavavamo e si riempiva tutto d'acqua", scherza Sala.
MARONI: "IL DOPO EXPO SARA' FAST" - "Il 'dopo Expo'? Da novembre partira' la fase di smantellamento dei vari padiglioni, fase che andra' avanti fino a maggio, con un cantiere chiuso e protetto, perche' non si puo' aprire al pubblico mentre smantellano i padiglioni. Noi dovremo essere pronti da maggio o giugno, fino a quando poi non si aprira' il cantiere del 'post Expo', e ci vorranno mesi, se non un paio di anni, a tenere viva questa area svuotata dai padiglioni e abbiamo gia' molte idee per questo fast post, quando l'area sara' aperta ai cittadini e dovra' essere viva e attiva". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questo pomeriggio, incontrando i giornalisti presso Pianeta Lombardia, padiglione della Regione a Expo. "Abbiamo gia' ricevuto tante proposte a riguardo, anche da imprese che vogliono allestire strutture - ha fatto sapere il presidente -: stiamo discutendone per valutare fattibilita' e costi. Ma comunque riempiremo quest'area di idee e iniziative per tenerla viva". "Oggi fuori dal padiglione della Lombardia, fuori dal nostro Pianeta Lombardia, c'e' una fila lunghissima di persone che vogliono entrare a visitarlo. Io sono disponibile a tenere aperto e attivo il nostro padiglione anche dopo l'Expo", ha aggiunto Maroni. "Qui, al secondo piano, - ha illustrato - abbiamo fatto in questi mesi tantissimi incontri istituzionali, li ho fatti io, li hanno fatti i miei assessori, ma li hanno fatti anche delle associazioni di categoria. Possiamo tracciare un bilancio positivo e possiamo dire che e' andata molto bene, questo e' diventato un punto di riferimento che voglio mantenere". "Poi, quando ci sara' il campus universitario, - ha concluso il presidente - potra' comunque essere un luogo di incontro e di interesse, avendo la Regione Lombardia anche competenze dirette sull'universita'".
TRONCHETTI PROVERA: "CHI HA FATTO BENE CONTINUI AD ESSERE ESEMPIO" - Expo "e' un successo dell'Italia nel mondo, e' un successo di Milano e, se l'Albero e' un simbolo, anche Milano e' un simbolo dell'Italia. Quello che si avverte in questi mesi e' un recupero di energia". Lo ha detto l'ad di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, a Expo in occasione della giornata dedicata all'Albero della Vita. "Sembra che questo Paese ha sofferto per vent'anni e piu' di una forma autolesionistica di decadenza continua, dove solo il negativo faceva notizia. Questa Expo ha fatto tanta fatica perche' i cultori della negativita' che hanno dominato l'informazione nel Paese avevano vinto. Oggi c'e' qualcosa di diverso e Milano sta rinascendo. Ha vissuto anni cupi, e' scivolata su tangentoli, e ora per la prima volta, lo dico come persona che non e' nata a Milano ma la ama, sento un'energia diversa, una positivita', e l'Albero della vita e' ; un po' il simbolo di questo. Senza dubbio Expo e' stato un motore importante perche' ha dato fiducia alla gente". "Non dimentichiamo che l'anno scorso Expo era considerato un fallimento del Paese. L'energia e la cocciutaggine di Beppe Sala ha fatto si' che si superassero momenti molto difficili", ha detto Provera. Provera ha ricordato l'importante ruolo di Letizia Moratti per l'esito di Expo "con fatica personale e grinta incredibile", mentre "il presidente Napolitano e' stato un motore che ha supportato Expo anche nei momenti piu' difficili e Diana Bracco ci ha creduto e ha trascinato tutti a crederci". Dunque oggi e' "un momento straordinario che vede il Paese con prospettive di crescita" pur "in mezzo a una situazione non facile perche' altri paesi hanno difficolta' inattese. Se continuiamo cosi' con questo spirito senza farci trascinare dai cultori della negatività credo che si possa dare l'idea di un'Italia che ce la sta facendo, fatta di gente che ha solo voglia di fare. Spero - ha detto - si continui in questa direzione e che persone come quelle che hanno guidato Expo continuino a prevalere e a fare da esempio. Questo e' un paese che si e' basato per tanto tempo sull'emulazione e poi per tanti anni si e' cercato di iniettare invidia e negativita'. Bisogna tornare all'emulazione. E' un bell'esempio".
L'ALBERO DELLA VITA: NUMERI RECORD - Due terzi di chi ha visitato l'Expo si sono fermati a vederlo animarsi, per una media di 2,5 milioni di spettatori al mese, in 250mila l'hanno condiviso su Instagram e 1 milione e 800mila l'hanno fotografato e postato su Facebook. Sono alcuni dei numeri che raccontano il "successo" dell'Albero della Vita, opera ideata da Marco Balich, parte integrante del Padiglione Italia, diventata simbolo dell'Expo e una delle attrazioni piu' gradite dal pubblico della manifestazione. Piaciuta tanto che, con una punta di ironia, lo stesso Balich ha fatto notare che sui social network l'hastag #alberodellavita ha superato a un certo punto anche il ben piu' universale #alberodinatale. "Expo - ha commentato il commissario unico, Giuseppe Sala, sta piacendo per tanti fattori, alcuni piu' significativi di altri e l'Albero e' stato sicuramente un simbolo, ha giocato un ruolo importante. Nella necessita' di aprire il cantiere e mettere in sicurezza l'area - ha aggiunto - siamo costretti a congelare questi valori (L'Albero, Palazzo Italia e Padiglione Zero, ndr) cercando di andare in fretta. Dovremmo finire entro maggio ma credo che faremo prima e cercheremo di capire se possano riprendere vita cosi' come sono in primavera.
"L'Albero ha avuto un grandissimo successo - ha aggiunto Diana Bracco -, e' un tutt'uno con Palazzo Italia, le due cose non possono vivere separate ed ecco perche' a suo tempo abbiamo insistito sull'Albero: perche' e' la conclusione del Palazzo". Balich ha sottolineato la riuscita dell'opera anche rendendo noto che c'e' interesse dall'estero per averne di simili, tanto che sarebbero gia' in via di conclusione accordi per la commercializzazione. Alla conferenza che ha tirato le somme dei risultati raggiunti dall'opera hanno partecipato anche i tre sponsor che l'hanno realizzata: "Quello che si e' potuto ammirare in questi mesi di manifestazione - ha commentato Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo e ad di Pirelli - e' la ricomparsa di energia. Il Paese ha sofferto per anni di una forma, anche autolesionistica, di decadenza e questo Expo ha fatto tornare la fiducia alla gente".
"E' stato un percorso straordinario - ha aggiunto il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo - in cui noi abbiamo creduto sin dall'inizio anche perche', visto il tema, noi non potevamo mancare. L'Albero e' stato l'elemento che ci ha permesso di legare la nostra capacita' artistica, la creativita', la nostra manifattura e il nostro orgoglio italiano ma anche territoriale". "E' un bene - ha concluso il presidente di Orgoglio Brescia, Paolo Franceschetti, alludendo all'interesse suscita dall'opera all'estero - che possiamo espandere la nostra tecnologia. Che siano alberi di Natale o palme va bene tutto, ma fateci lavorare".