Expo, Sala non ha convinto Palmeri: "C'è una perdita da 32 milioni"
"Ho rotto il tabù pronunciando per la prima volta a Palazzo Marino la parola 'perdita' sul risultato dell'esercizio 2015 di Expo SpA. La paginetta e mezza che ci è stata presentata è un capolavoro di confusione tra dati reddituali, patrimoniali e finanziari, ma una cosa è chiara: se non ci sono altri elementi, c'è una perdita ad oggi di 32,6 milioni, che si va ad aggiungere alle perdite pregresse superando i 100 milioni, contrariamente a quanto era previsto nel 2014, in cui si annunciava di produrre nel 2015 non solo utili, ma addirittura sufficienti a coprire le perdite degli anno precedenti". Così Manfredi Palmeri, capogruppo del Polo dei Milanesi a Palazzo Marino, commenta l'audizione sui conti Expo andata in scena lunedì 25 gennaio in Comune.
L'esposizione di Giuseppe Sala, ad di Expo e candidato alle primarie del centrosinistra, non ha convinto Palmeri: "La differenza tra il Patrimonio Netto Finale è quello Iniziale è negativa per oltre 30 milioni e non si capisce perché si debba negare l'evidenza... Non abbiamo avuto risposta alle altre nostre domande, peraltro limitate al solo foglietto consegnato da Expo, e continueremo a farle, anche a Pisapia che come rappresentante del socio comune doveva vigilare. 185,7 milioni per spese promozionali sono poi una cifra enorme che va necessariamente dettagliata e motivata. A chi è finita questa montagna di soldi? E perché? Troppo bassi i ricavi per giustificare questa spesa. Come è possibile avere operato questa scelta che la società non poteva sostenere o che non ha prodotto quello che doveva?"