Milano
Expo, si vota la commissione di inchiesta. "Ma i conti tornano"
Il Consiglio comunale si riunisce oggi per decidere, tra le altre cose, se istituire o meno una Commissione di inchiesta relativa a Expo 2015. Una scelta tutt'altro che tecnica vista la candidatura di Beppe Sala come sindaco di Milano.
Contemporaneamente però arrivano anche alcuni calcoli che smentirebbero il buco nei conti dell'Esposizione Universale. Sala ha portato come elemento probante della sua buona gestione il fatto che la società prevede di chiudere l'esercizio 2015 con un patrimonio netto positivo di 14,2 milioni, dopo aver realizzato lo scopo per cui era stata costituita nel 2008 da Stato, Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia di Milano e Camera di Commercio. In parole povere, riporta il quotidiano la Repubblica - Sala non ha speso tutti i 1.241 milioni di euro che gli sono arrivati dai soci per costruire il sito e realizzare l'Esposizione, ma ha avanzato 14,2 milioni. E ciò è stato possibile perché nel novembre 2011 ha rivisto il piano di investimenti tagliandolo di 300 milioni.
"Qualitativamente hanno realizzato un progetto difficile, la mission era non spendere più di quanto gli è stato dato - conferma Marco Greco, analista indipendente con alle spalle 11 anni a capo dell'ufficio studi di Mediobanca - Nel periodo 2009-2015 la società ha realizzato investimenti per 968,2 milioni, accumulato perdite per 110,8 milioni a fronte di 1.093 milioni entrati sotto forma di contributi e capitale sociale. L'avanzo è di 14,2 anche se forse si poteva fare di più nella vendita dei biglietti avvenuta sotto prezzo". Dunque al momento non ci sono buchi di bilancio.
PASSERA: "FARE LUCE SULLE BUGIE DI SALA" - Il più deciso a volere la commissione d'inchiesta rimane Corrado Passera: "Insediare immediatamente la commissione d'inchiesta per fare luce sulle bugie di Sala sulla gestione di expo. Prima che operazioni di ingegneria finanziaria come la fusione tra Arexpo e la societa' Expo Spa cancellino le prove delle perdite economiche provocate dalla non trasparente gestione Sala dell'Esposizione universale". Per il candidato sindaco a Milano con una propria lista civica indipendente, l'assemblea dei soci avrebbe "confermato il buco di 32,6 milioni e le bugie di Sala sui conti - prosegue Passera - non sono stati inoltre chiariti elementi importantissimi come i molti costi straordinari che stanno emergendo. Il solo fatto che Sala, ancora ieri, abbia insistito a dire che il bilancio di Expo si e' chiuso in attivo rende piu' che mai urgente, non solo a parole, fare finalmente chiarezza anche per capire quanto i milanesi dovranno pagare per la non trasparente gestione dell'Esposizione Universale".
MONGUZZI (PD): "COMMISSIONE SBAGLIATA MA MIO VOTO TECNICO A FAVORE" - "La commissione di inchiesta è istituita se i 2/5 dei consiglieri ne fanno richiesta. Un’interpretazione della segreteria del Consiglio dice invece che deve essere sottoposta a votazione segreta e a maggioranza assoluta - così il consigliere comunale del Pd Carlo Monguzzi. - Mi sembra un’interpretazione sbagliata perché se così fosse le maggioranze potrebbero bloccare qualsivoglia commissione d’inchiesta. Nelle altre assemblee elettive, come in Regione, la votazione non esiste. La democrazia può essere usata male, e questa commissione d’inchiesta ne è proprio l’esempio: a tre mesi dalle elezioni non può che essere uno strumento di propaganda elettorale di parte. Ciò nonostante io darò un voto tecnico a favore, solo per ovviare ad un vulnus di democrazia. Penso che questa commissione d’inchiesta sarà un terribile autogol dell’opposizione, perché ovviamente non emergerà alcun illecito e quindi tutto si rivolterà contro chi ne ha fatto richiesta. Ma una cosa è la propaganda elettorale altra cosa è il diritto istituzionale che, almeno per me, è di gran lunga il più importante".