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Milano
Fabbrica del Vapore "occupata", rabbia della Scavuzzo
La Fabbrica del Vapore di Milano

Fabbrica del Vapore "occupata" per ristrutturazioni


Un gruppo di under 35 esponenti di associazioni culturali milanesi ha iniziato ieri la ristrutturazione di uno dei tanti edifici abbandonati all'interno della Fabbrica del Vapore, circa 3000 metri quadrati che da due anni giacevano in stato di degrado, completamente aperti e incustoditi. Venti tende da campeggio di tutti i colori sono state montate nel cortile, come simbolo della nascita un nuovo presidio di cultura e aggregazione.

"Bene pubblico in fase di ristrutturazione, soggetto ad autogestione sperimentale temporanea", cita il cartello sull'ingresso. Un luogo deputato alle politiche giovanili trascurato e in deperimento: dopo ben due bandi di concessione andati a vuoto a causa della rinuncia formale da parte dei vincitori, il Comune di Milano - si legge in una nota delle associazioni - e' costretto a lasciarlo all'abbandono. L'edificio rimane vuoto e incustodito, diventando in breve tempo un luogo di degrado. Un gruppo di associazioni no-profit costituite da una sessantina di giovani under 35, che aveva precedentemente partecipato a diversi bandi comunali, si propone per la rigenerazione dell'area - che e' costituita da un immobile principale e da un grande giardino alberato - riqualificandola e ristrutturandola a proprie spese quindi senza oneri per il Comune di Milano, per poi riconsegnarla per la futura messa a bando pubblico. L'obiettivo e' quello di avviare un programma di attivita' formative, creative e di spettacolo oltre che offrire opportunita' lavorative destinate a giovani milanesi, italiani e stranieri.


La vicesindaco Scavuzzo: "Spazi già assegnati con bando: si rispettino le norme"


Ma da Palazzo Marino l'iniziativa non è stata affatto accolta positivamente: il Comune ha infatti reagito parlando di una "occupazione abusiva", con tanto di denuncia contro ignoti. Dura la vicesindaco Anna Scavuzzo: "Auspichiamo  che lo spazio venga liberato nelle prossime ore e che i giovani si allontanino portando via tutto il loro materiale, prima che sia necessario un intervento da parte dell’autorità competente". E già nel tardo pomeriggio di lunedì avviene il passo indietro delle associazioni, dopo una riunione d'urgenza.

"Preciso – sono le parole a posteriori di Scavuzzo – che quello spazio e quello al piano superiore sarebbero già stati assegnati dal Comune, tramite il bando ‘Spazi al talento’, con tutti gli altri che già da mesi sono utilizzati da diverse associazioni. Se non fossero stati devastati e vandalizzati da ignoti, infatti, oggi non sarebbero in questo stato: sono necessari consistenti investimenti per affrontare la ristrutturazione e non sono sufficienti dei lavori di pulizia e di im-biancatura per renderli agibili e disponibili per attività in sicurezza neppure temporanea". Sul futuro della Fabbrica Scavuzzo ha concluso: "Ci stiamo adoperando perché la Fabbrica del Vapore sia un luogo di creatività e imprenditorialità anche e soprattutto giovanile: è necessario farlo nel rispetto delle norme e dei tanti soggetti che stanno contribuendo a un progetto così ambizioso nel cuore della città".

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