Milano

"Faceva parte dei Leoni dei Balcani”. Condannata in Appello Bleona Tafallari

a cura della redazione

La ragazza avrebbe abbracciato il radicalismo di matrice jihadista e fatto attività di arruolamento e proselitismo

"Faceva parte dei Leoni dei Balcani”. Condannata in Appello Bleona Tafallari

E' stata condannata – secondo quanto riporta l’ANSA - per associazione con finalità di terrorismo internazionale, perché avrebbe fatto parte dei 'Leoni dei Balcani', ritenuta una costola dell'Isis, Bleona Tafallari, 20 anni, nata in Kosovo e ribattezzata "leonessa dei Balcani", arrestata a Milano nel novembre 2021. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'Appello milanese che l'ha ritenuta colpevole dell'imputazione originaria, condannandola a 4 anni, mentre in primo grado con rito abbreviato l'accusa era stata riqualificata in istigazione a commettere reato.

La Corte (presidente Ivana Caputo) ha accolto la richiesta del sostituto pg Daniela Meliota della Procura generale

La Corte (presidente Ivana Caputo) ha accolto la richiesta del sostituto pg Daniela Meliota della Procura generale, guidata da Francesca Nanni. Pg che ha sostenuto in aula il ricorso del pm Leonardo Lesti sull'accusa di terrorismo internazionale, che era caduta davanti al gup Livio Cristofano (pena 3 anni e 4 mesi). Per il giudice di primo grado non c'era prova che la donna facesse parte dell'organizzazione 'Leoni dei Balcani,' ma aveva mostrato "con una certa determinazione e decisione di voler aggregare attorno a sé", soprattutto con dialoghi via chat, "giovani coetanee, per raggiungere scopi ed obiettivi coincidenti con le affermazioni dell'Islam violento".

La ragazza avrebbe abbracciato il radicalismo di matrice jihadista e fatto attività di arruolamento e proselitismo

 Stando all'ordinanza d'arresto del gip Carlo Ottone De Marchi, eseguita nelle indagini della Digos e confermata da Riesame e Cassazione, la ragazza avrebbe abbracciato il radicalismo di matrice jihadista e fatto attività di arruolamento e proselitismo, anche tra minorenni, senza nascondere l'ambizione di andare a combattere nelle zone di guerra contro il "nemico occidentale". A fine novembre Tafallari, difesa dagli avvocati Giuseppina Bartolotta e Giuseppe De Carlo, è uscita dal carcere e si trova ai domiciliari in una casa famiglia. Le è stata già applicata pure una misura di prevenzione con anche il divieto di "accedere alla rete Internet" e "utilizzare i social network".







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