Milano
Fadil, i famigliari: "Vogliamo la verità". Nuovo rinvio per l'autopsia
Mirko Mazzali è il nuovo legale dei familiari di Imane Fadil, testimone del processo Ruby morta in circostanze misteriose. Autopsia: nuovo rinvio
Fadil, i famigliari: "Vogliamo la verità, ci affidiamo alla magistratura"
"La famiglia vuole sapere la verita' e si affida alla magistratura che sta facendo in modo ottimale il suo lavoro". Lo ha detto l'avvocato Mirko Mazzali che, assieme al collega Nicola Quatrano, assiste i familiari di Imane Fadil, la testimone del processo Ruby morta in circostanze ancora misteriose il primo marzo scorso all'ospedale Humanitas di Rozzano. Mazzali ha incontrato i magistrati che indagano per omicidio volontario sul decesso della testimone dei processi Ruby.
Un breve colloquio in cui il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano gli ha illustrato il quesito posto dalla Procura ai consulenti in vista dell'autopsia, che dovrebbe svolgersi oggi all'Istituto di Medicina Legale di Milano. "Siamo soddisfatti del quesito a360 gradi scritto dai pm e abbiamo nominato come consulente Michelangelo Casali". Mazzali e Quatrano hanno sostituito il collega Paolo Sevesi che ha lasciato il mandato per dissidi coi familiari di Fadil. Nell'ufficio del procuratore Siciliano stamattina si e' recata anche l'anatomopatologa Cristina Cattaneo a cui e'affidata l'autopsia sul corpo della giovane.
Nuovo rinvio per l'autopsia sulla salma
Nuovo rinvio per l'autopsia sulla salma della donna: non sara' effettuata nemmeno oggi. Lo riferiscono fonti giudiziarie precisando che dovrebbero arrivare nelle prossime ore gli esiti degli esami svolti, la settimana scorsa, dall'Istituto di Radioprotezione Enea per individuare eventuali tracce di radioattivita' nei tessuti della modella marocchina. Rilievi, quest'ultimi, disposti per scrupolo dalla Procura dopo che gli accertamenti all'Istituto di Medicina Legale hanno escluso la presenza di elementi radioattivi facendo cadere l'ipotesi di avvelenamento per radioattivita'. Nel quesito posto dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliana e dai pm Luca Gaglio e Antonia Pavan si chiede ai consulenti di vagliare "ogni possibile causa del decesso", tra cui una malattia rara o l'avvelenamento da metalli pesanti