Milano

Fadil, i familiari vogliono giustizia. Il legale: "Si poteva salvare"

Il familiari voglio capire se ci sono delle responsabilità dei medici nel decesso della giovane modella, teste nel processo Ruby ter a Berlusconi

Fadil, i familiari vogliono giustizia. Il legale: "Si poteva salvare"

I familiari di Imane Fadil, la testimone dell'accusa nei processi Ruby morta per aplasia midollare il primo marzo dello scorso anno, chiedono "giustizia" per la loro congiunta e sostengono che "si poteva salvare". Attraverso il loro legale, Mirko Mazzali, porteranno la loro richiesta di verita' davanti al gip Alessandra Cecchelli chiamata a valutare la richiesta di opposizione all'archiviazione voluta dalla Procura, secondo la quale non ci sono responsabilita' nel decesso della giovane modella. "Le conclusioni della Procura non ci soddisfano - spiega Mazzali - la diagnosi in ospedale non e' stata fatta tempestivamente, come sostiene il nostro consulente, altrimenti si sarebbe potuta salvare. Nell'80 per cento di casi analoghi, se la diagnosi e' fatta nei tempi giusti, i pazienti si salvano, soprattutto se giovani". Quanto alla possibilita' che Fadil sia stata uccisa, "i familiari hanno preso atto che le indagini la escludono".

Il gip si è riservato di decidere sull'opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla famiglia di Imane Fadil. Per la procura, rappresentata dall'aggiunto Tiziana Siciliano, si tratta di una morte per cause naturale, di diverso avviso invece la famiglia della vittima. I legali della famiglia si sono affidati a una consulenza tecnica per dimostrare che si ritengono insufficienti gli elementi raccolti sia sulle cause del decesso, sia su eventuali colpe mediche. Il giudice non ha fornito indicazioni sui tempi della sua decisione.  







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