Milano

Falciato dopo una notte all'Alcatraz: l'automobilista si costituisce

a cura della redazione

Milano, l'uomo che ha investito Vassil Facchetti aveva inizialmente denunciato il furto della propria vettura, poi ha confessato

Falciato dopo una notte all'Alcatraz: l'automobilista si costituisce

A meno di 24 ore dal tragico incidente si è costituito nel tardo pomeriggio di domenica 17 settembre il conducente della vettura che sabato notte in viale Jenner a Milano  ha investito, uccidendolo, Vassil Facchetti, 28 anni, appena uscito dall'Alcatraz. L'uomo - fuggito subito dopo l'investimento - si è recato presso una caserma dei carabinieri, ammettendo la propria responsabilità, dopo avere inizialmente denunciato il furto della propria vettura. Il conducente, 30 anni, adesso dovrà rispondere dell'accusa di omicidio stradale.

Chi era Vassil Facchetti, 28enne falciato a Milano in viale Jenner

L'investimento è avvenuto in viale Jenner attorno alle 4. Come riferisce Ansa, pare che Facchetti avesse perso contatto con alcuni degli amici con i quali aveva trascorso la serata. Era rimasto un po' indietro e forse per raggiungerli ha attraversato in un punto senza strisce pedonali. Dopo l'impatto, è stato aiutato dai presenti il giovane è stato trasportato in gravissime condizioni - già in arresto cardiaco - all'ospedale Niguarda dove, nonostante il massaggio cardiaco e le stimolazioni, è deceduto poco dopo al pronto soccorso. In base a quanto accertato dalla Polizia locale la vettura proveniva da via Livigno in direzione di piazzale Maciacchini verso il centro. Facchinetti era originario di Settimo Milanese comune dell'hinterland dove lo definiscono "un ragazzo d'oro". Era italiano ma nato a Rousse, in Bulgaria, e aveva lavorato come barman: la sua passione è visibile sul profilo Instagram.

L'investitore: "Mi soon spaventato e sono scappato"

 "Mi sono spaventato, avevo paura e sono scappato, poi sono stato troppo male per quello che avevo fatto e ho deciso di confessare". A fornire questa versione agli inquirenti e' Mohamed El Sharkawy, il ragazzo di 29 anni che ieri sera si e' presentato presso una caserma dei carabinieri dopo aver investito e causato la morte di Vassil Facchetti, un ragazzo di 28 anni, lungo viale Jenner a Milano. Il 29enne e' stato interrogato dal pm Paolo Storari, nell'ambito delle indagini condotte dalla Polizia Locale, in merito alle accuse di omicidio stradale. Durante la giornata, l'uomo ha presentato anche una falsa denuncia per il furto della sua auto. Nonostante l'indagine in corso, l'uomo e' attualmente indagato a piede libero.

A quanto si apprende, l'uomo che era in macchina con altre tre persone, ha dichiarato di essere scappato perche' aveva "paura" delle conseguenze, anche perche', ha spiegato di essere "padre di due figli". L'uomo poi, ha aggiunto "stavo troppo male per quello che avevo fatto" e ha deciso di ammettere le sue responsabilita'. Le tre persone che erano in macchina con lui, sentite dagli inquirenti, hanno messo a verbale di aver invitato diverse volte il 29enne a fermarsi dopo l'incidente. Le indagini sono ancora in corso.

Milano: un 2023 di sangue sulle strade

Dall'inizio dell'anno, sono otto i pedoni morti a Milano su 32 totali nell'intera regione, secondo i dati raccolti dall'Osservatorio Pedoni dell'Asaps, l'associazione sostenitori della Polizia stradale. E anche i ciclisti hanno pagato un prezzo altissimo a Milano dove a causa delle numerose vittime, in tanti hanno timore ora a utilizzare la bicicletta.







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