Milano

Familiari uccisi con il tallio: confermata l'assoluzione

Confermata in via definitiva l'assoluzione, perche' "totalmente incapace di intendere e di volere al momento dei fatti", di Mattia Del Zotto

Familiari uccisi con il tallio: confermata l'assoluzione

Confermata in via definitiva l'assoluzione, perche' "totalmente incapace di intendere e di volere al momento dei fatti", di Mattia Del Zotto, il 31enne accusato di avere, nel 2017, avvelenato con il tallio alcuni suoi familiari, causando la morte della zia e dei nonni paterni. La prima sezione penale della Cassazione, dopo l'udienza pubblica svolta oggi, ha dichiarato inammissibile il ricorso che il pg di Milano aveva presentato contro la sentenza pronunciata dalla Corte d'assise d'appello del capoluogo lombardo nel 2019, che confermando il verdetto del gup di Monza emesso con rito abbreviato nel 2018, aveva assolto l'imputato per infermita' mentale. I giudici di merito avevano infatti ritenuto l'imputato totalmente incapace di intendere e di volere al momento dei fatti e gli avevano applicato, in considerazione della sua pericolosita' sociale, la misura di sicurezza detentiva del ricovero in una Rems per un periodo non inferiore a 10 anni. Il pg di Milano aveva quindi impugnato la sentenza d'appello in Cassazione, sostenendo la seminfermita' mentale di Del Zotto. Con la decisione di oggi, la Suprema Corte ha reso definitivo l'accertamento della non imputabilita' di Del Zotto al momento dei fatti e l'applicazione della misura di sicurezza detentiva.







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