Milano
Family care, nuove prospettive per l’Ageing Society: le 5 linee di azione
Come sta cambiando il settore dei servizi di assistenza agli anziani e ai non autosufficienti? Se ne è parlato in un evento a Milano
Family care, nuove prospettive per l’Ageing Society: le 5 linee di azione
“Family Care: nuove prospettive per l’Ageing Society” è il titolo del convegno organizzato da The European House-Ambrosetti e Openjobmetis S.p.A., una delle principali Agenzie per il Lavoro italiane.
L’evento, realizzato con il patrocinio del Senato della Repubblica, ha coinvolto esperti, policy makers ed operatori del settore per riflettere sul tema dell’invecchiamento demografico e sugli impatti di questo fenomeno sui servizi di assistenza per il sistema pubblico e privato.
Oggi in Italia ci sono quasi 14 milioni di ultrasessantacinquenni e di questi 10 milioni hanno più di 70 anni. Più di 1 anziano su 3 non può svolgere attività domestiche, 1 su 10 non è autosufficiente. Numeri destinati a crescere data l’evoluzione attesa del contesto demografico (tra 20 anni in Italia gli over 65 saranno 18,6, vale a dire 5 milioni in più).
Il quadro attuale è frutto dell’allungamento dell’aspettativa di vita e di una continua diminuzione del tasso di natalità (oggi l’Italia è il Paese europeo con il tasso più basso).
Il Paese diventa sempre più anziano, aumenta il rapporto tra over 65 e individui in età attiva e aumentano gli anni vissuti in non buona salute a causa del manifestarsi di patologie croniche (malattie cardiovascolari, osteoarticolari, neurologiche) con effetti rilevanti sui sistemi sanitari e di welfare.
Il mondo del family care in Italia è rappresentato da una domanda di 2,8 milioni di anziani e persone non autosufficienti, in aumento costante dell’1,4% all’anno (fonte Istat) a cui corrisponde un’offerta di 1 milione di assistenti familiari (comunemente chiamati badanti) di cui solo meno della metà hanno un contratto regolare di assunzione. Il panorama di offerta di servizi del sistema pubblico a livello regionale è molto disomogeneo e frammentato.
Cresce la spesa degli Italiani per i servizi di assistenza a domicilio, mentre diminuisce la spesa per le soluzioni residenziali per anziani. In molti casi, ed è una terza opzione - sempre più diffusa - sono i familiari a farsi carico degli anziani non autosufficienti, andando a costituire l’esercito silenzioso dei cosiddetti caregiver.
In assenza di assistenza pubblica o familiare, gli Italiani si rivolgono ai lavoratori domestici, il cui mercato irregolare vale il 60% del totale, dando vita a un fenomeno di sommerso davvero significativo.
È quindi fondamentale lavorare per migliorare la regolamentazione dell’intero settore. 5 sono le priorità di azione presentate nel corso del Forum.
- Sostenere le partnership pubblico e privato per dare una risposta adeguata all’aumento dei bisogni dell’Ageing Society;
- Incentivare l’innovazione dei servizi offerti agli anziani (soprattutto a domicilio) e le potenzialità delle nuove tecnologie;
- Definire percorsi di formazione specifici e criteri di qualità per gli operatori di servizi family care;
- Fornire attività di counseling alle famiglie per orientarle al meglio nella scelta delle soluzioni migliori;
- Prevedere agevolazioni fiscali migliorative introducendo forme di deducibilità fiscale dal reddito (superiori rispetto alla deducibilità attuale del 19%) e meccanismi incentivanti basati su fasce di reddito, età, condizione psicofisica dell’assistito.
Per rispondere a questi bisogni di assistenza e Openjobmetis S.p.A. ha annunciato la nascita di una nuova società “Family Care Srl - Agenzia per il lavoro” (Aut. Min. in corso di richiesta), una Newco interamente controllata da Openjobmetis stessa, nella quale si prevede di concentrare tutte le attività relative all’assistenza delle persone anziane e non autosufficienti, precedentemente gestite dalla Divisione Family Care.
Rosario Rasizza, Amministratore Delegato di Openjobmetis ha così commentato: “La Divisione Family Care è nata dalla volontà di sperimentare e lanciare un’offerta di servizi che ritenevamo e riteniamo strategica con alto potenziale di sviluppo. Oggi, dopo quattro anni, possiamo dire di avere avuto la giusta intuizione e per questo vogliamo continuare a crescere con l’obiettivo di diventare un primario operatore nel settore dell’assistenza ad anziani e non autosufficienti, anche attraverso la futura aggregazione di realtà locali specializzate nel settore. Puntiamo ad offrire servizi di alto livello, che rispondano a tutte le necessità tipiche di momenti anche difficili, in maniera legale e tempestiva. Non si esclude in futuro di ampliare la nostra offerta proponendo servizi ad hoc, come fisioterapia, trasporto dell’assistito e molto altro”.