Milano
Fase 2: Fontana, ordinanza Lombardia? Vedremo, stiamo studiando
Il governatore lombardo si dice amareggiato da chi pensa che la Lombardia sia in questo momento un freno per la partenza della fase 2
Fase 2: Fontana, ordinanza Lombardia? Vedremo, stiamo studiando
"Stiamo studiando, oggi incontreremo il tavolo della Protezione per cercare di capire", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sulla possibilita' di emanare un'ordinanza sulla Fase 2. Intervistato a Centocitta' su Radio 1, il presidente ha sottolineato: "Arriveremo a nostre conclusioni. E' chiaro che queste scelte sarebbe opportuno che le condividessimo con le regioni limitrofe per evitare che ci possano essere decisioni che cambino ai confini della regione, non avrebbe molto senso".
"Bisogna ancora cercare di limare un sacco le regole, su quelle ancora non si e' entrati", prosegue il presidente della Regione Lombardia. "Non si e' entrati nel merito di alcuni problemi fondamentali, come per esempio l'obbligatorieta' o meno delle mascherine, o come faranno i genitori a tenere a casa i loro bambini, se entrambi lavorano, essendo chiusi asili e scuole". Infine, chiede Fontana: "Chi fara' che cosa, chi fara' i controlli? Come verranno fatti? Che titolo avranno per bloccare la salita sui pullman? Ci sono ancora problemi che vanno affrontati con grande attenzione"
"Sono sempre stato molto rigido nel momento in cui era necessario, adesso bisogna cercare di capire fino a che punto possiamo andare e quando dobbiamo cercare di assumere qualche atteggiamento magari anche un po' coraggioso", aggiunge Attilio Fontana, rispondendo a una domanda sul futuro dei negozi, come ad esempio bar e ristoranti, dopo che ieri il premier Giuseppe Conte ha annunciato il decreto sulla Fase 2. "Negozi, bar, ristoranti. E' chiaro che la situazione rischia di far scomparire un intero comparto, un'intera sezione della nostra economia rischia di essere travolta", sottolinea.
"E' da stabilire se saremo il freno dell'Italia, ma l'idea che qualcuno possa pensarlo mi amareggia molto. Quando eravamo la locomotiva nessuno si lamentava, anzi erano ben contenti di sfruttare questo nostro andare molto veloci", spiega il presidente della Regione Lombardia, rispondendo a una domanda sul fatto che la Lombardia, il territorio con piu' contagi e morti da coronavirus, venga vista da alcuni come un freno alla ripresa. "Credo che le regole siano state dettate dal governo in maniera assolutamente conforme alle necessita'. Altre regioni hanno beneficiato di queste chiusure: se non ci fossero state probabilmente il virus si sarebbe diffuso nei loro territori cosi' come si era diffuso all'inizio in Lombardia quando nessuno l'aveva ancora scoperto".
"Viviamo in un momento di grandissima confusione, perche' ci si rimpalla la responsabilita' del chi deve fare qualcosa a seconda delle inadempienze". L'ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da Centocitta' su Radio 1. "Si deve fare un chiarimento. Il mio parere, fin dall'inizio, e' che le Regioni dovrebbero avere maggiori competenze, ben delineate e chiarite", ha aggiunto il presidente. Mentre nell'emergenza coronavirus, "anche strada facendo, abbiamo cambiato le competenze". "Ad esempio, dopo l'ultimo decreto", ha concluso Fontana, "noi possiamo solo stringere ulteriormente le maglie della rete prevista dal governo".