Fdi, Jonghi vuole il congresso: "Mi candido a segretario di Milano"
Resa dei conti in Fratelli d'Italia a Milano dopo una tornata amministrativa che Roberto Jonghi Lavarini definisce "disastrosa"
Fdi, Jonghi vuole il congresso: "Mi candido a segretario di Milano"
La resa dei conti in Fratelli d'Italia. Dopo una tornata nazionale niente affatto insoddisfacente, quella amministrativa restituisce corpo a tutti i fantasmi di irrilevanza che aleggiano ormai da molto tempo sulla formazione della Meloni alle latitudini milanesi e lombarde. "Il risultato elettorale di Fratelli d'Italia alle elezioni amministrative dello scorso 10 giugno, nei comuni della provincia di Milano e della Lombardia, è stato veramente disastroso: il partito dimezza il proprio consenso, ottenuto solo alle scorse elezioni politiche, e si attesta intorno al 2,5% di media, praticamente senza eleggere nostri rappresentanti nelle istituzioni locali, in comuni dove, persino il Movimento Sociale ha sempre avuto almeno un consigliere comunale. A Brescia otteniamo un seggio (ma solo grazie al numero complessivo degli abitanti e dei posti da assegnare). Unica eccezione positiva è la lista civica nazional-popolare promossa dal bravissimo Pino Pozzoli, candidato sindaco ad Opera, che ottiene il 17%., fuori dalla coalizione di centrodestra", spiega Roberto Jonghi Lavarini, uno dei dirigenti del partito.
"Il nostro peggiore risultato locale, non è dato solo dalla maggiore e storica presenza della Lega sul territorio padano ma anche, e dobbiamo dirlo con forza e chiarezza, dalla assoluta assenza organizzativa del movimento che (a Milano!) non ha sedi fisiche e nemmeno segreterie politiche (cittadina e provinciale) e che è male gestito da una dirigenza, complessivamente vecchia e mediocre (non eletta da nessun congresso) che, non aprendo Fratelli d'Italia ad una reale partecipazione, condivisione, trasparenza, rinnovamento e meritocrazia, a furia di accentrare tutto il potere decisionale (su rappresentanti locali, candidature, alleanze e nomine), ha fatto allontanare tanti validi patrioti, disperdendo troppe, energie positive - continua Lavarini, che poi lancia la proposta - Chiediamo ora, ufficialmente, a Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Carlo Fidanza e Daniela Santanche di convocare i congressi cittadino e provinciale di Milano e, nell'attesa, di nominare, subito, dei commissari politici per i due importanti ruoli. Chiediamo, inoltre, una riunione della segreteria regionale lombarda del partito, aperta a tutti gli iscritti, e la attuazione dello statuto del partito, con la formazione dei dipartimenti tematici". Contemporaneamente Jonghi Lavarini annuncia la sua candidatura alla segreteria cittadina di Milano: "Attendiamo urgentemente risposte chiare e precise, non generiche ed evasive come al solito. Diamo tempo fino alla fine del mese di luglio, poi, in base alle risposte/proposte ufficiali, o alla loro assenza, decideremo cosa fare, da militanti liberi e coerenti quali siamo".