Milano
Febbre del Nilo, 10 ricoverati nel Lodigiano. Hanno tra i 49 e i 79 anni
In Italia si riscontrano circa 50 casi l'anno di Febbre del Nilo. Si va dagli asintomatici ai malati gravi. Le zanzare sono veicolo del contagio
Febbre del Nilo, 10 ricoverati nel Lodigiano. Hanno tra i 49 e i 79 anni
Secondo quanto riportato dall'Ansa, sarebbero 10, a Lodi, le persone che sono state ricoverate per febbre del Nilo o West Nile Desease, tutti all'ospedale Maggiore. Presentano sintomi diversi tra loro, tanto che vengono ospitati in reparti differenti tra i quali anche quello di Neurologia e Medicina. "Si tratta di pazienti dall'eta' compresa tra i 49 e i 79 anni", specifica la dottoressa Maria Chiara Cerri del reparto Infettivi. Il primario di Malattie infettive Angelo Regazzetti spiega: "Non c'e' un farmaco per questa malattia. La terapia e' sintomatica. E, naturalmente, non c'e' nemmeno un vaccino possibile. Per questo risulta molto importante prevenirla con la disinfestazione dalle zanzare comuni autoctone del genere 'culex pipiens' e la protezione individuale".
Il primario di Malattie infettive Angelo Regazzetti - chiarisce l'Ansa - spiega che "in Italia, mediamente, abbiamo una cinquantina di casi l'anno. Ma ci si puo' ammalare e rimanere totalmente asintomatici, quindi fuori dalla conta dei malati. O quasi asintomatici. Questo accade in una gran quantita' di casi. La sorveglianza nel nostro Paese, comunque, e' in atto dal 2013. Ma in un caso su 150 compare una malattia neurologica. Che puo' essere la mielite, cioe' un'infiammazione del midollo spinale. O l'encefalite, o le polineuriti". In ospedale a Lodi, tra questi 10 malati, ne e' arrivato uno appunto con la mielite, da qualche giorno in via di ripresa. E un'altro paziente viene curato per meningite. A Modena invece nei giorni scorsi e' stata ricoverata in prognosi riservata in terapia intensiva una donna di 69 anni di Carpi, con altre patologie, che ha contratto il virus. "Gia' da diversi anni - assicura Ragazzetti - vengono messe in atto misure di contenimento dei fattori responsabili di questo fenomeno". In particolare, il Comune di Lodi (e diversi altri della Provincia), quest'anno ha iniziato a effettuare la disinfestazione da zanzare comuni autoctone, vettori del virus, da fine febbraio. E, comunque, da diversi anni, quest'anno compreso, prima la Asl di Lodi e ora l'Ats metropolitana prescrivono ai Comuni ripetute disinfestazioni. "Dalla seconda meta' di luglio, fino a settembre inoltrato - specifica il medico - ormai noi sappiamo che, soprattutto in condizioni climatiche quali quelle della Pianura padana, noi possiamo avere casi di West Nile. Il periodo di incubazione - aggiungei - va da 2 a 21 giorni e la sorveglianza in Italia inizia a giugno e arriva fino a novembre. Non c'e' un farmaco per questa malattia. La terapia e' sintomatica. E, naturalmente, non c'e' nemmeno un vaccino possibile. Per questo risulta molto importante prevenirla con la disinfestazione dalle zanzare e la protezione individuale". I pazienti ricoverati a Lodi sono ospitati in diversi reparti dell'ospedale, compresi quelli di Neurologia, che e' il reparto nel quale viene anche effettuata la diagnosi, e Medicina. "Il reparto di ricovero dipende dai sintomi presenti - spiega la dottoressa Cerri -". Che spaziano da semplici dolori muscolari a febbre alta e persistente, fino ai piu' gravi sintomi neurologici".