Milano
Femminicidio di Yana Malayko: chiesto l’ergastolo per l'ex compagno
Il delitto nel Mantovano: l'ex fidanzato Dumitru Stratan attira in casa la donna dopo averla vista uscire a cena con un altro uomo. Gli indizi sulla premeditazione
![Yana Malyko e Dumitru Stratan Yana Malyko e Dumitru Stratan](/static/upl2024/yana/yana9.jpeg)
Yana Malyko e Dumitru Stratan
Femminicidio di Yana Malayko: chiesto l’ergastolo per l'ex compagno
Il pubblico ministero ha richiesto la condanna all'ergastolo per Dumitru Stratan, 34 anni, accusato dell'omicidio volontario aggravato di Yana Malayko, la 23enne uccisa nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 2023 a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. L'uomo, oltre all’accusa di omicidio, deve rispondere anche di premeditazione e occultamento di cadavere. Secondo l’accusa, dopo aver tolto la vita alla giovane, avrebbe nascosto il corpo in aperta campagna, in località Valle, dove fu ritrovato il 1° febbraio 2023.
Yana Malayko, un delitto pianificato dopo la gelosia
Secondo la Procura di Mantova, Stratan avrebbe premeditato l’omicidio dopo aver visto la sua ex compagna uscire a cena con un altro uomo. Avrebbe usato un pretesto per farla rientrare a casa, fingendo che il cagnolino che avevano comprato insieme fosse malato. Una volta sola con lei, l’avrebbe aggredita e colpita con violenza, fino a toglierle la vita. Dopo l’omicidio, il 34enne avrebbe nascosto il corpo della giovane in un trolley, abbandonandolo poi in un bosco. L’autopsia ha confermato che il decesso era stato causato da "lesioni multiple di natura contusiva" e "asfissia meccanica violenta".
I sospetti sulla premeditazione: la telecamere dell'ascensore disattivata
Dopo due mesi di carcere, Stratan aveva confessato l’omicidio, raccontando di aver colpito Yana all’altezza dello sterno solo per allontanarla, senza accorgersi che la giovane fosse morta. Tuttavia, la sua versione non ha convinto gli inquirenti. A supportare l’ipotesi della premeditazione, secondo l’accusa, ci sarebbero diversi elementi: Stratan avrebbe staccato la telecamera dell’ascensore del palazzo prima del delitto e avrebbe effettuato ricerche online su come fabbricare veleno in casa. Alla richiesta di ergastolo avanzata dalla Pm Lucia Lombardo si aggiunge una richiesta di risarcimento di 2 milioni e 400mila euro, formulata dall’avvocato Angelo Lino Murtas, legale della famiglia di Malayko. La prossima udienza è fissata per il 20 febbraio, mentre la sentenza è attesa per il 6 marzo.