Fi, Comazzi capogruppo in Regione. Sardone non si presenta
Lombardia: Gianluca Comazzi, terzo più votato a Milano nelle fila azzurre sarà il nuovo capogruppo Fi in Consiglio Regionale
di Fabio Massa
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Gianluca Comazzi, terzo più votato a Milano nelle fila azzurre sarà il nuovo capogruppo in Consiglio Regionale. La scelta è arrivata questa mattina in una riunione nella quale Comazzi è stato presentato da Mariastella Gelmini come miglior opportunità del partito e, dunque, è stato scelto per acclamazione. Alla riunione non si è presentata Silvia Sardone, la recordwoman di preferenze che è rimasta fuori dalla Giunta a sorpresa e che secondo quanto si apprende non sarà la scelta del partito neppure per la presidenza del Consiglio, per la quale in pole rimane Alessandro Fermi. Tuttavia la Sardone è molto ben vista dalla Lega, i cui consiglieri, come tutti gli altri, esprimeranno la propria preferenza per la presidenza del consiglio nel segreto dell’urna. Sempre secondo rumors a un ruolo nell’ufficio di presidenza aspirerebbe anche Federico Romani, figlio di Paolo, che è entrato in Consiglio come terzo degli eletti su Monza. Permane alta la tensione in Forza Italia dopo la formazione della Giunta.
REGIONE, SARDONE: "DECISIONI CALATE DALL'ALTO"
"Non ho ancora ricevuto alcuna motivazione per la mia esclusione dalla giunta regionale all'ultimo minuto - commenta Silvia Sardone, consigliere regionale di Forza Italia. Di fronte a un partito che non valorizza il merito, che è schiavo di scelte oscure dei cortigiani di Arcore e penalizza chi si impegna sul territorio, mi sembrava superfluo partecipare a un contesto dove le scelte sono, di fatto, già prese dall’alto e imposte. Quella di questa mattina era una riunione inutile, per il partito facciamo la parte dei passacarte che ratificano le decisioni calate dall’alto. Da giorni chiedo, invano, delle motivazioni dietro allo schiaffo alla meritocrazia e a migliaia di elettori. Credo sia importante che un partito che fu grande provi a spiegare il perchè continui, in maniera assurda, a proseguire la strada del declino, voluta da alcuni personaggi che da anni fanno scelte senza consenso personale, senza aver mai fatto un gazebo o conoscere minimamente il territorio e le esigenze dei cittadini."