Milano
Fiera Milano, Caprio nuovo presidente. Nomina ad? "Celermente"
Lorenzo Caprio e' il nuovo presidente di Fiera Milano. Il nuovo ad sara' nominato da un'altra assemblea, che verra' riconvocata "celermente"
Lorenzo Caprio e' il nuovo presidente di Fiera Milano, nominato insieme ad altri sette consiglieri oggi dall'assemblea della societa'. Il cda rimarra' per il momento formato da soli otto consiglieri, dopo la rinuncia di Corrado Colli, che era stato designato come amministratore delegato. Il nuovo a.d. sara' nominato da un'altra assemblea, che verra' riconvocata "celermente", come ha garantito Giovanni Gorno Tempini, presidente dell'azionista di maggioranza Fondazione Fiera. Gorno Tempini, presente oggi all'appuntamento, non ha voluto specificare se la Fondazione stia gia' lavorando su una rosa di nomi, ne' se si fara' ancora ricorso all'opera dei 'cacciatori di teste' per individuare il candidato.
"Ringrazio per il lavoro il consiglio uscente - ha affermato - sono molto soddisfatto delle modifiche allo statuto e della qualita' del nuovo consiglio che e' composto per il 100% da amministratori indipendenti. Sono contento anche per la nomina alla presidenza di un professore come Caprio, esperto di diritto aziendale e di gestione". Caprio, professore di economia all'Universita' Cattolica, e' la novita' uscita oggi dall'assemblea, dopo che Alberto Baldan che figurava in testa alla lista della Fondazione come presidente designato ha preferito fare un passo indietro. Il cda a otto e' dunque composto da Caprio, Baldan, Francesca Golfetto, Stefania Chiaruttini, Marina Natale, Elena Vasco, Gianpietro Corbari e Angelo Meregalli.
La proposta di delibera di Fondazione Fiera sul consiglio e' stata dunque quella di fissare a otto i componenti del consiglio "con la riserva che l'assemblea possa portare il numero a nove nel piu' breve tempo possibile". Il compenso e' stato fissato in 107 mila euro per il presidente e 35 mila euro ciascuno per i consiglieri. Il presidente uscente Roberto Rettani, che ha condotto l'assemblea, ha ricordato le vicissitudini che hanno portato alle dimissioni dell'intero consiglio a gennaio, con l'a.d Peraboni che ha deciso di recedere dalle deleghe "che per l'ordinaria amministrazione sono state conferite a me. Da allora si e' verificata una situazione altamente inusuale, il presidente ha dovuto farsi carico di questo". L'assemblea ha inoltre approvato il bilancio 2016, chiuso con un rosso di 22,9 milioni "ma nel 2017 e' previsto un ritorno all'utile e un Mol in consistente miglioramento". Nella parte straordinaria l'assemblea ha infine approvato le modifiche statutarie per la nuova corporate governance che viene cosi' adeguata al Codice di autodisciplina.