Milano

Fine Ramadan a Milano, Sardone attacca ma Forza Italia si dissocia

Dibattito acceso nel centrodestra sulle cene interreligiose organizzate in città: "Inchino all’islam" o "occasione di dialogo"?

di redazione

Fine Ramadan a Milano, Sardone attacca ma Forza Italia si dissocia

Una cena per celebrare la rottura del digiuno durante il Ramadan accende il dibattito politico milanese, non solo tra schieramenti contrapposti, ma anche all’interno del centrodestra. Tutto parte da un duro attacco dell’eurodeputata Silvia Sardone (Lega), che accusa il centrosinistra di promuovere una "sottomissione all’islam" e critica duramente gli eventi patrocinati dal Comune di Milano e da alcuni Municipi, in cui si svolgono momenti conviviali con la comunità musulmana in occasione dell’iftar.

Sardone: "Inchino all’islam con soldi pubblici"

Nel mirino dell’eurodeputata finisce l’iniziativa dei Giovani Democratici in piazza Leonardo da Vinci, prevista per la sera del 25 marzo. Sardone ha parlato apertamente di “evento patrocinato dal Municipio 3” e denunciato un clima di “permissività”, in cui “gli islamici in città fanno quello che vogliono, tra moschee abusive, rivolte nelle periferie e diritti negati alle donne”.

La parlamentare ha fatto riferimento anche alla cena “Speciale Iftar” del 21 marzo in piazza Duca d’Aosta, patrocinata dal Comune e co-organizzata con il Consolato generale del Qatar: “Il Comune ha contribuito all’organizzazione di una cena islamica nella piazza della stazione Centrale, dove bande di maghrebini delinquono sistematicamente nel silenzio di Pd e compagni”, ha attaccato Sardone. “Per la sinistra vale tutto, ma per noi contano legalità, trasparenza e radici cristiane. Siamo pronti a chiedere conto di come siano stati spesi i soldi pubblici per l’ennesimo inchino all’islam”.

Forza Italia prende le distanze: "Parole oscurantiste, dialogo da incoraggiare"

A sorpresa, la replica più netta è arrivata però da Forza Italia, che si è dissociata pubblicamente dalle dichiarazioni di Sardone. I consiglieri Alessandro De Chirico (Comune di Milano) e Giampaolo Berni Ferretti (Municipio 1) hanno infatti sottolineato che tra i promotori dell’Iftar del 21 marzo figurava anche Amir Atrous, membro del Dipartimento immigrazione del coordinamento cittadino azzurro. “Jasmine, l’associazione che ha organizzato la cena con il Consolato del Marocco, è nata per difendere le donne maltrattate. Non è in alcun modo fondamentalista”, spiegano i due esponenti.  “Amir Atrous rappresenta il simbolo dell’integrazione: è un liberale, figlio di immigrati tunisini, docente in una scuola superiore, attivissimo nella politica giovanile e candidato alle Europee 2019 con Forza Italia”. “Invitiamo Sardone a partecipare alla prossima cena dell’Iftar”

Berni Ferretti ha rincarato la dose definendo le parole dell’europarlamentare “oscurantiste e assurde”, e ha proposto persino di coinvolgerla in un prossimo momento di dialogo con la comunità musulmana. De Chirico ha aggiunto: “Sardone ha preso una cantonata colossale. Forse ha visto solo pochi secondi del video, altrimenti avrebbe notato donne sedute accanto agli uomini, senza alcun velo. Il dialogo con realtà moderate è fondamentale. La nostra Costituzione garantisce la libertà di culto: queste iniziative vanno incoraggiate, non boicottate”. Il consigliere azzurro ha precisato infine:  “Altro discorso è la chiusura di moschee o centri islamici abusivi che non rispettano le nostre leggi. Ma qui si tratta di tutt’altro”.







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