Milano

Finite le elezioni, parliamo serenamente di treni. Una proposta

di Fabio Massa

La modesta proposta rivolta al Ministro delle Infrastrutture e a RFI

Finite le elezioni, parliamo serenamente di treni. Una proposta

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Ora che le elezioni regionali sono finite, possiamo parlare serenamente di treni. Ieri è uscita una classifica delle peggiori ferrovie d'Italia, e ci sono anche tratte in Lombardia, che però non competono con altre vergogne del Paese. C'è un punto, che andrebbe messo in luce. Che è il costo del Frecciarossa. Intendiamoci: l'alta velocità di Italo e Fs è una gran cosa. Ha davvero unito la nazione, collegando le due capitali, quella economica e quella politica, e ha fatto risparmiare pure un sacco di emissioni nell'aria grazie alla diminuzione dei voli. Detto questo, c'è un però.

Perché l'alta velocità, per andare veloce, deve poter correre

Perché l'alta velocità, per andare veloce, deve poter correre. E quando entra in Stazione, o transita dalle stazioni, fa spostare tutti. Esempio classico: l'alta velocità ha un guasto, quindi accumula ritardo. Quando riparte, ha la precedenza su tutti gli altri treni. Regionali, interregionali eccetera. Questo per legge. Quindi arriva una bella telefonata alla centrale di controllo regionale che dice in sostanza: fermate tutto e spostatevi.

La modesta proposta rivolta al Ministro delle Infrastrutture e a RFI

Così i poveri cristi sui regionali si fermano magari dall'altra parte della Lombardia perché un treno in ritardo da Napoli a Milano deve passare come prioritario. Ovviamente i cittadini questa cosa non la sanno, ma è proprio così. Si dirà: risolvete il problema. Ma qui si finisce sulle rotaie: o se ne fanno di più, e più nuove, oppure basta un ritardo a Bologna per causare problemi fino a Brescia, un po' come la storia del battito di farfalle in Asia che provoca un maremoto in America... Questa è la storia, e sarebbe ora, passata la necessità di avere due voti in più, che la politica di destra e di sinistra se ne occupi. Una modesta proposta: il parlamento incarichi il ministro delle Infrastrutture e Trasporti di obbligare Rete Ferroviaria Italiana a investire i soldi che servono in Lombardia con un atto bipartisan. Aiuterebbe a non trovarci, tra cinque anni, con le polemiche dell'ultima volta, della penultima e a anche di quella prima e prima ancora.







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