Milano
Fiorucci, Milano rende omaggio allo stilista: "Alfiere del made in Italy"

Si svolgeranno mercoledì mattina, alle 11, nella basilica di San Carlo in corso Vittorio Emanuele a Milano i funerali di Elio Fiorucci. Le esequie saranno celebrate da don Mazzi. Lo fanno sapere i collaboratori del creativo, scomparso ieri. La chiesa si trova a pochi passi dallo storico negozio Fiorucci di piazza san Babila.
Numerosi i messaggi di cordoglio di personalità politiche e imprenditoriali milanesi per la scomparsa dello stilista. "La notizia della scomparsa di Elio Fiorucci mi ha colto di sorpresa e ne sono profondamente rattristato - così il sindaco Giuliano Pisapia -. Fiorucci, un grande stilista, non era creativo solo nella moda, ma comunicava a tutto il mondo proprio attraverso la sua creativita'. Elio era anche un amico con cui ho condiviso pensieri, progetti, visione della citta'. Il suo approccio creativo come stilista ha lasciato un'impronta straordinaria nel settore della moda a livello internazionale. Elio era un milanese vero, instancabile, sempre con la mente aperta a nuove idee, nuove sfide e nuove avventure. E anche per questo nel 2006 il Comune gli aveva consegnato la Medaglia d'Oro di Civica Benemerenza per essere stato protagonista della storia della moda milanese e italiana, ha rivoluzionato lo stile dei giovani cogliendo e miscelando le nuove tendenze dei ragazzi di tutto il mondo. Personalita' eclettica e originale, alfiere del Made in Italy e' stato il primo a infrangere il cliche' e le regole imposte dalla societa' del tempo. Le sue storiche boutique di Milano sono state il punto di riferimento per i giovani in anni di forti cambiamenti culturali", ha concluso Pisapia.
Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio e di Confcommercio Milano, così ricorda la figura dello stilista Elio Fiorucci: “Con la sua scomparsa, Milano perde un imprenditore straordinario che ha contribuito a rendere la nostra città più globale e innovativa. Fiorucci ha saputo parlare a generazioni di giovani attraverso stimoli e idee, non convenzionali, che arrivavano dall’estero, ma che riusciva a interpretare e proporre con grande sensibilità e intelligenza. Stilista tra i più creativi, Fiorucci resta ancora oggi un esempio e un punto di riferimento perché rappresenta quello spirito milanese pioneristico in grado di vedere lontano e che dobbiamo avere sempre presente”.
"Con lui scompare uno dei simboli dell'arte e del design di Milano e della Lombardia, ma le sue creazioni continueranno a fare tendenza e dettare lo stile per molti anni ancora". Cosi' il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo. "In oltre quarant'anni di attivita' - ha aggiunto Cattaneo - Elio Fiorucci ha scosso l'universo della moda imponendosi come vero precursore di idee e tendenze. Stilista irriverente, artista non convenzionale sin dagli esordi, Elio Fiorucci e' stato uno dei personaggi piu' originali della moda milanese e lombarda. Dal Giappone agli Stati Uniti, gli oggetti di plastica, l'abbigliamento e le icone pop di Fiorucci hanno fatto il giro del mondo riscrivendo in pochi anni la storia del costume".
“Se ne va un pezzo della storia moderna di Milano - ha commentato il coordinatore cittadino di Forza Italia Giulio Gallera -, un grande innovatore nella moda, nel design, nella cultura popolare, un grande amante della città. Elio Fiorucci per oltre quarant’anni ha saputo tradurre la voglia di innovazione, il fervore e il desiderio di cambiamento tipico della città di Milano. Ha creato un marchio divenuto di fama mondiale che con maestria ha tenuto sempre sulla cresta dell’onda. Ha incantato non solo intere generazioni di giovani con la sua fantasia e creatività, ma anche grandi nomi del mondo dell’arte del calibro di Andy Warhol. Un grande artista molto legato alla città di Milano e che il Comune di Milano ha voluto premiare nel 2006, con il sindaco Letizia Moratti, con l’Ambrogino d’oro. Un grazie di cuore a un maestro che ha fatto grande Milano nel mondo”.
Maristella Gelmini, sulla sua pagina Facebook: “Con Elio Fiorucci se ne va un simbolo della #Milano città dell'innovazione e della modernità. Fiorucci è stato la moda, la capacità di fare tendenza ma anche l'intelligenza di saper leggere la voglia di protagonismo dei giovani di questa città. Un segno importante il suo che resterà nei simboli della Milano che guarda sempre avanti”. "Milano tenga viva la memoria di Fiorucci, con nuovi spazi dedicati a chi sperimenta e innova", ha twittato Corrado Passera.