Milano

Focolaio in una palestra di Milano, c'è anche un caso di variante indiana

Dieci contagiati e 140 frequentatori della palestra invitati ad eseguire un test antigenico o molecolare

In una palestra di Milano, la Virgin Active Città Studi, si sono contagiate dieci persone ed è stato accertato un caso di variante indiana: 10 casi al momento nella palestra che aveva aperto il 24 maggio.

Ats Milano spiega che "un caso ha evidenziato infezione da variante indiana ed è stato richiesto il sequenziamento per gli altri 9. Tutti i casi sono in isolamento. L'Agenzia ha inoltre identificato 140 frequentatori della palestra che dal 24 maggio (data di apertura della palestra) al 31 maggio (data di presenza dell'ultimo caso) hanno avuto contatti con almeno uno dei 10 casi rilevati. Sono stati tutti invitati ad eseguire un test antigenico o molecolare presso la rete dei punti tampone e dei drive through di Ats". 

La Virgin Active di Milano Città Studi ha diffuso una nota in proposito. “In merito alla notizia riguardante i casi di contagi rilevati presso il club Virgin Active di Milano Città Studi - si afferma - il brand conferma di rispettare all’interno delle proprie strutture tutte le misure igienico sanitarie previste dal governo, sia nell’allenamento individuale che nello svolgimento di classi collettive. Virgin Active Italia si è resa da subito disponibile con l’Ats condividendo i dati richiesti rispetto alla frequentazione del Club per le opportune verifiche, con l’obiettivo di tutelare nel modo più rigoroso la salute dei propri collaboratori e clienti”.

Intanto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha invitato a mantenere alta l’attenzione. "E' giusto riaprire - ha spiegato - ma è chiaro che la situazione va sorvegliata. In Inghilterra, il Paese che prima ha vaccinato e aperto, ci sono casi di ritorno”. “Io non credo che ci libereremo della pandemia in fretta, o perlomeno non sarà più una pandemia ma - sottolinea Sala - che l’attenzione debba permanere sì. Da qua a dire che in questo momento non si debba riaprire ce ne corre, io penso che bisogna aprire con attenzione. La vigilanza dovrà essere attenta e localizzata”.








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