Milano

Folla, libri, scazzi e fermenti alla Festa dell'Unità di Milano

di Fabio Massa

Un pienone d'altri tempi all'ex Macello di Milano. Ed aumentano i giovani. Si parla di Monza e segreteria metropolitana. Ma ci sono anche strane tensioni...

Folla, libri, scazzi e fermenti alla Festa dell'Unità di Milano

FOLLA ALLA FESTA/ E chi l'avrebbe detto che un ex Macello il cui ingresso da via Molise fa un po' film "Hostel" (horror-splatter d'annata) sarebbe stato il teatro di una delle feste che - almeno per la prima serata - ha fatto vedere un pienone d'altri tempi, con un'età media anche sensibilmente più bassa del solito? Invece per la Festa dell'Unità del Pd, in programma fino a domenica, la prima è stata un successo, con grande gaudio non solo della segretaria Silvia Roggiani, alla sua ultima organizzazione (passerà al regionale a ottobre), ma anche di Silvia De Dea, che ha fatto i miracoli per mettere in piedi il programma e non solo.

A VOLTE RITORNANO/ Forse non sarà un best seller, ma fa impressione vederlo là, a pochi centimetri di distanza dal libro sulle città di Beppe Sala: "Milano in evoluzione", dedicato all'Expo 2015. In copertina le firme di Mauro Parolini e Maurizio Boiocchi. Mauro Parolini è una vecchia conoscenza della politica lombarda, assessore allo Sviluppo Economico proprio nel 2015. Quasi dieci anni dopo la pubblicazione il volume finisce nella libreria della Festa dell'Unità di Milano. Corsi e ricorsi storici.

FERMENTO IN CHAT/ Grande dibattito nelle chat whatsapp del partito democratico sulla vicenda monzese. Come è noto, il 22 e il 23 ottobre si voterà per sostituire il defunto Silvio Berlusconi e in corsa c'è anche Marco Cappato. Sul quale una parte del Pd vorrebbe convergere senza se e senza ma. Ma il territorio scalpita, vorrebbe una rappresentanza territoriale e identitaria. I cattolici storcono il naso su Cappato per quel che rappresenta. Ed emerge il solito mantra: ma le primarie? Ecco, anche in questo caso ormai si è fatta una certa e non si possono fare più.

38ESIMO PARALLELO/ Si sfiorano, non si toccano. All'ex Macello davanti al palco grande, accomodati sui divanetti bianchi (spiccava, sorridente, la vicesindaco Anna Scavuzzo) o vicino alle tavolate di legno, i sostenitori di Alessandro Capelli (candidato alla segreteria metropolitana) e gli amici di Silvia Roggiani. Poco più in là, vicini ai food truck e al secondo palco, i sostenitori di Santo Minniti. La divisione è impalpabile, ma esiste, si percepisce.

"TI SPUTO"/ La consigliera regionale Carmela Rozza è abbronzatissima. Da dietro i suoi occhiali da sole scandisce al giornalista: "Quel tuo pezzo era una porcheria. Non ti saluto e ti sputo, a te e alle tue fonti". Testimoni l'attuale segretario regionale Vinicio Peluffo e un altro paio di persone.







A2A
ZX