Milano

Fondazione 3M: diversità e inclusione nelle fotografie in mostra a Milano

In occasione della Milano Pride Week e in collaborazione con Parks, la mostra di Fondazione 3M sulla diversità a Palazzo Castiglioni dal 25 al 30 giugno

Dal 25 al 30 giugno a Palazzo Castiglioni la mostra collettiva “C’è tutt’un mondo. Dal cortile intransigente all’universo inclusivo”. Creata in occasione della Milano Pride Week 2019 da Fondazone 3M con la collaborazione di Parks – Liberi e Uguali, è una raccolta fotografica di 34 immagini di 16 autrici e autori per riflettere su razzismo, intolleranza e fanatismo.

In questa operazione Fondazione 3M si pone come agente culturale di cambiamento: in un contesto in continua evoluzione, comprendere e valorizzare l’inclusione è un naturale contributo.

Da sempre 3M si impegna per creare un ambiente inclusivo in cui i dipendenti si sentano sicuri, coinvolti e liberi di creare e innovare. In 3M la diversità è essenziale per l’innovazione: nelle persone, l’azienda cerca e apprezza le differenze in termini di pensiero, esperienza, etnia, età, genere, credo religioso, personalità e stili. Per 3M, infatti, il patrimonio delle diverse competenze, esperienze e abilità dei dipendenti è proprio ciò che fa andare avanti l’azienda, mantenendola rilevante.

“Dal punto di vista dell’azienda gli aspetti valoriali di diversityinclusion sono pilastri sui quali si lavora da tempo sotto diversi punti di vista, favorendo alcuni meccanismi e promuovendo a cultura dell’inclusione – ha detto ad Affaritaliani.it Daniela Aleggiani (Brand e Corporate Communications 3M). “Fondazione 3M è un ente culturale che promuove i temi più attuali coerenti con i valori dell’azienda e non poteva esimersi dal dare un segnale forte anche su questo fronte. Siamo infatti durante la settimana Pride a Milano a presentare una mostra fotografica creata appositamente per raccontare le diversità. Il target primario del Pride è il pubblico LGBT, ma quando parliamo di inclusione pensiamo in maniera più allargata. Le foto di Fondazione 3M qui esposte e che appartengono all’eredità culturale potentissima che ci arriva da Ferrania vengono integrate con scatti di fotografi contemporanei che vanno ad arricchire più e più storie. L’occasione è far in modo che le persone riflettano e si accorgano che nella quotidianità ci sono energie e risorse da integrare e a cui rendere valore prezioso. Tutte le mostre di Fondazione 3M nascono su uno stimolo preciso, poi hanno una vita nomade. La Fondazione gestisce circa 20 mostre pronte e adatte a essere collocate in ambiti diversi e non solo milanesi per portare i loro messaggi. Questa in particolare contiamo di poterla portare in altri paesi europei anche perché i temi sono comuni e le immagini vanno bel oltre a qualsiasi narrazione o limite linguistico”.   

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Aleggiani (3M): "Diversity e inclusion: pilastri dell'azienda"

Per sottolineate l’impegno dell’azienda e delle persone che ci lavorano, si è sviluppata la collaborazione con Parks – Liberi e Uguali, un’associazione di datori di lavoro che aiuta le aziende a realizzare le potenzialità di business legate a strategie inclusive della diversità.

“Cerchiamo di motivare tutti noi a pensare agli altri - ha detto Igor Suran, Direttore Esecutivo di Parks. “La settimana del Pride è straordinaria perché è la settimana in cui ciascuno rivendica quello che è, la propria diversità”. 

“Sono contento quando grande multinazionale sposa un grande tema -ha detto Roberto Mutti, curatore della mostra. “Il tema della mostra è il rapporto che noi abbiamo con il mondo e il mondo non è quello che ci viene detto nella prima notizia del telegiornale. L’aspetto importante delle fotografie esposte non è solo contenuto, ma il modo in cui sono state concepite che vede partecipi allo stesso tempo grandi autori del passato e del presente. È il nostro modo di raccontare lo slancio verso il futuro”.

Tra gli autori esposti in quest’inedita mostra collettiva ritroviamo Elio Luxardo, Teresa Carreño, Christian Voght, Giuliana Traverso, Silvia Alessi, Fabrizio Garghetti, che con le loro opere vanno a indagare – ognuno con una diversa tecnica – il corpo umano. Gli scatti della quotidianità più concreta di Giancarla Pancera, Raoul Iacometti, Zeno Bassani e Gaetano Morata si contrappongono invece alla dimensione onirica di Franco Donaggio e Mario Lasalandra. Si focalizzano infine sul ritratto Pietro Rovida, Silvia Amodio, Sergio Caminata e Lorenzo Salvatori che, con le loro immagini, hanno saputo cogliere sguardi, posture, atteggiamenti e diversità di genere, riuscendo a trasmettere la forza di un mondo che si è aperto al nuovo. Tutte le opere appartengono a Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione, che gestisce lo storico archivio fotografico Ferrania di oltre 110 mila immagini.

La mostra “C’è tutt’un mondo. Dal cortile intransigente all’universo inclusivo” sarà aperta al pubblico dal 25 al 30 giugno dalle 10:00 alle 18:00 presso Palazzo Castiglioni, in Corso Venezia 27, Milano.








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