Milano

Milano-Cortina, Novari: "Nomine? Sul figlio La Russa disse: 'Come vuoi'"

Redazione

L'interrogatorio dell'ex ad di Fondazione Milano Cortina Vincenzo Novari, indagato per corruzione e turbativa d'asta

Fondazione Milano-Cortina, Novari davanti ai pm

Vincenzo Novari, ex ad della Fondazione Milano-Cortina 2026, davanti ai pm di Milano Francesco Cajani e Alessandro Gobbis. Novari è indagato nell'inchiesta per corruzione e turbativa d'asta sull'affidamento, tra il 2020 e il 2021, degli appalti per i servizi digitali. Nell'inchiesta sono indagati anche l'ex dirigente della Fondazione Massimilano Zuco e l'imprenditore Luca Tomassini di Vetrya e Quybit, le due società che vinsero gli affidamenti da quasi 1,9 milioni di euro. Intanto, riferisce Ansa, si indaga anche per abuso d'ufficio per le assunzioni, anche nel periodo tra il 2019 e il 2022, di persone a lui legate, o legate al mondo della politica e dello sport. Accertamenti sono in corso anche su altri affidamenti sospetti e sui rapporti contrattuali tra Fondazione e Deloitte (le società non sono indagate).

Fondazione Milano-Cortina, Novari: mai preso soldi 

Ha negato le accuse di corruzione e turbativa, spiegando di non aver mai preso soldi o altre utilità, né di aver accettato promesse di denaro, per assegnare gli appalti per i servizi digitali, Vincenzo Novari è stato interrogato per oltre 9 ore dai pm Milano. L'interrogatorio in Procura a Milano è terminato poco prima della  mezzanotte. Novari ha anche respinto l'accusa di aver pilotato gli affidamenti. L'interrogatorio ha anche affrontato il capitolo delle assunzioni nella Fondazione di persone legate alla politica. Sulla corruzione "non esiste niente, erano tutti soldi miei". Così l'ex ad della Fondazione Milano Cortina: "Per 20 anni fai l'amministratore delegato di un'azienda che fattura 2 miliardi all'anno - ha detto dopo 8 ore di domande dei pubblici ministeri Francesco Cajani e Alessandro Gobbis - è ovvio che i compensi sono alti". 

Fondazione Milano-Cortina, Novari: arrivate tante segnalazioni, ma decidevo io 

"Ci sono state segnalazioni" per le assunzioni ma "alla fine decidevo io". Lo ha detto ieri a tarda notte ai cronisti Vincenzo Novari, l'ex ad della Fondazione Milano-Cortina, uscendo dalle oltre 8 ore di interrogatorio con i pubblici ministeri di Milano che indagano per turbativa d'asta e corruzione sugli appalti del settore digital del comitato organizzatore dei giochi olimpici invernali e per abuso d'ufficio sulle assunzioni della Fondazione. Da quanto trapela Novari avrebbe parlato di cv arrivati a 'pacchi' per essere assunti in Fondazione dopo la sua nomina. "Malagò mi ha portato 500 curricula che erano arrivati al Coni", ha detto Novari. "Pressioni? Ci sono state segnalazioni e ovviamente ci sono delle sfumature", ha spiegato il dirigente negando ogni accusa perché nonostante siano arrivate segnalazioni "dalla politica, da imprenditori, direttori dei giornali, editori, militari e ministri" alla "fine decidevo sempre e solo io". "C'è quello che ti dice 'tieni mi hanno dato sto curriculum e non me frega niente' a quell'altro che ti dice 'ci terrei molto' ma da statuto ero sia amministratore delegato che capo del personale, le procure per assumere e licenziare persone le avevo solo io". "Nessuno mi ha mai imposto di assumere - continua il manager - sono state tutte mie decisioni totalmente libere e indipendenti". "Ho assunto solo quelli che ritenevo di assumere, che ritenevo giusti per profilo e per livello", ha concluso. 

Fondazione Milano-Cortina, Novari: da La Russa nessuna pressione per assumere figlio 

"La Russa è quello in cui in assoluto il padre mi ha detto ‘Fai come vuoi’ quindi non c’era nessun tipo di pressione". Così rispondendo ai cronisti l'ex ad della Fondazione Milano-Cortina, uscendo ieri notte dall'interrogatorio con i pm di Milano indagano su appalti e assunzioni per le olimpiadi invernali, sull'assunzione in Fondazione di Lorenzo Cochis La Russa, figlio del presidente del Senato. "Si era appena laureato in legge e aveva esperienza in eventi ed è andato a lavorare in un team di eventi. È chiaro che il suo curriculum non l’ho trovato per terra". Oltre al filone per corruzione e turbativa d'asta i pm Francesco Cajani, Alessandro Gobbis con l'aggiunto Tiziana Siciliano e la guardia di finanza indagano sulle assunzioni nel comitato organizzatore dei giochi olimpici di parenti, figli e assistenti di politici e uomini di potere. "Mancano tutti i 'no' (che ho detto, NdR) che erano ancora e molto più potenti" risponde Novari. "Livia Draghi - prosegue parlando della nipote dell'ex premier e governatore della Bce - arriva da un contatto che me lo dà e ovviamente viene valutata perché stavamo cercando una figura che si occupasse di contenuti video ed era esattamente il profilo che stavo cercando". Verranno acquisiti anche i lettori dei badge nell'headquarter della Fondazione in Piazza Tre Torri a Milano per capire - riporta LaPresse - se a quei contratti di lavoro corrispondesse una reale attività. "Tutti lavoravano, assolutamente - dice il manager - Va ricordato che eravamo nel 2020-2021-2022. Ora ce lo siamo dimenticati ma non si poteva andare in ufficio. Per i contagi covid Allianz chiudeva la torre". 







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