Milano

Fondazione Progetto Itaca: "Non c'è salute senza salute mentale"

Nel 2024 il Servizio di Ascolto e Accoglienza ha gestito oltre 8.000 chiamate fornendo supporto a oltre 27.000 persone. 17 sedi attive sul territorio nazionale per un totale di 600 volontari attivi

di redazione

Fondazione Progetto Itaca: "Non c'è salute senza salute mentale"

In occasione della Giornata Mondiale della Salute, Fondazione Progetto Itaca condivide una riflessione basata su dati concreti ed esperienze dirette: la salute mentale è una delle sfide più urgenti del nostro tempo, ma continua ad essere affrontata in modo parziale e non sistemico. Proprio per questo Fondazione Progetto Itaca dedica questa giornata alla prevenzione e al superamento dello stigma, promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza del benessere della salute mentale come parte fondamentale della salute di tutti.

Oggi parlare di salute significa parlare anche – e soprattutto – di salute mentale. Non più solo come risposta a un’emergenza, ma come parte integrante della nostra quotidianità. Questo cambiamento culturale, generazionale e profondamente sociale è evidente anche nei dati raccolti da Fondazione Progetto Itaca.

Nel 2024 il Servizio di Ascolto e Accoglienza ha gestito oltre 8mila chiamate e offerto supporto a più di 27mila persone grazie a un ascolto empatico, orientamento mirato e accompagnamento verso i servizi di salute mentale disponibili. A rendere possibile tutto questo l’impegno concreto di oltre 700 volontari attivi nelle 17 sedi presenti sul territorio nazionale.

Giagnotti: "Parlare di salute mentale è un gesto necessario"

“Parlare di salute mentale non è più un atto di coraggio: è un gesto necessario. E farlo in modo competente, scientifico e concreto è oggi una responsabilità collettiva. Il nostro modello - che unisce ascolto, formazione, empowerment personale e reinserimento sociale - dimostra ogni giorno quanto sia possibile agire in modo strutturato, solido e generativo”, afferma Felicia Giagnotti, Presidente di Fondazione Progetto Itaca.

Dall’analisi dei dati interni emergono trend significativi. Le prime richieste di aiuto sono in leggero aumento e arrivano anche in una fase iniziale di disagio, prima ancora di una diagnosi: un segnale importante che non solo riflette una maggiore sensibilità culturale, ma anche un bisogno crescente di orientamento che il solo sistema pubblico fatica a soddisfare. Anche le richieste da parte di familiari e caregiver sono in crescita e oggi rappresentano una quota significativa del totale, a conferma del ruolo cruciale che le famiglie ricoprono nei percorsi di cura.

Riconoscere la salute mentale come parte integrante della salute

In occasione del 7 aprile Fondazione Progetto Itaca rivolge un appello a cittadini, istituzioni e mondo della comunicazione: è tempo di riconoscere che la salute mentale è parte integrante della salute, e in quanto tale merita attenzione, risorse e spazio nel dibattito pubblico.

“Lavoriamo ogni giorno per trasformare il disagio in dialogo, lo stigma in conoscenza, la paura in possibilità. Ma perché il cambiamento sia davvero sistemico, è fondamentale che la salute mentale entri in modo strutturato nelle agende istituzionali, nella formazione scolastica e nelle strategie delle imprese”, conclude Felicia Giagnotti.







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