Milano
Fondi Lega, il prestanome di nuovo davanti ai pm per bancarotta
E' di nuovo davanti ai pm di Milano, Luca Sostegni, primo ad essere fermato nel caso dei presunti fondi alla Lega e della Lombardia Film Commission
Fondi Lega, il prestanome di nuovo davanti ai pm per bancarotta
E' di nuovo davanti ai pm di Milano, Luca Sostegni, primo ad essere fermato nel caso dei presunti fondi alla Lega e della Lombardia Film Commission e primo a patteggiare una pena di 4 anni e 10 mesi. Questa volta, pero', la sua interlocuzione con il sostituto Stefano Civardi e l'Aggiunto, Eugenio Fusco, riguarda la New Quien, una delle societa' della galassia messa in piedi - secondo le accuse - dal 'trio' di contabili vicini al Carroccio, Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni e Michele Scillieri. La ditta, dichiarata fallita il 16 marzo scorso, era gravata da debiti tributari e previdenziali per oltre 460mila euro (come si leggeva negli atti dell'indagine). Dopo la chiusura i pm avevano aperto, come di rito, un fascicolo per bancarotta fraudolenta. E visto che figurava come liquidatore proprio Sostegni, la sua testimonianza e' ritenuta interessante. Peraltro era stato proprio Sostegni a minacciare di "adire a vie legali con riferimento alle illegittime modalita' con cui era stato sostituito in carica di liquidatore" e ad usare l'arma di ricatto per farsi pagare 30mila euro da Manzoni, Di Rubba (entrambi con incarichi per il Carroccio in Parlamento) e Scillieri, dopo che era stato portato a termine l'affare Lfc.
Nell'indagine principale ha patteggiato 3 anni e 8 mesi il commercialista Scillieri (nel cui studio fu registrata la Lega per Salvini Premier); mentre Manzoni e Di Rubba hanno chiesto e ottenuto di essere processati con rito abbreviato (la prima udienza e' attesa per il 21 aprile). Il capannone di Cormano, per cui la Lombardia Film Commission ricevette un finanziamento da un milione di euro dalla Regione, ne valeva - secondo gli inquirenti - appena 400mila: secondo le ipotesi la plusvalenza sarebbe stata spartita tra i tre, per poi far finire una quota anche alla Lega. Chi otteneva finanziamenti e appalti - emerse da alcuni interrogatori - doveva infatti retrocedere al partito una quota pari a circa il 15%. Il fallimento della 'New Quien', come gia' avvenuto per la 'Paloschi srl', iniziale proprietaria dell'immobile di Cormano e liquidata anche questa da Sostegni, potrebbe essere stata svuotata per sottrarre il patrimonio agli occhi del Fisco con cui era indebitata.