Milano

Fondi Lega, Lombardia Film Commission: Scillieri patteggia 3 anni 4 mesi

Il patteggiamento prevede 83mila euro di risarcimento per il caso Lombardia Film Commission, in cui era indagato insieme a Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni

Fondi Lega, Lombardia Film Commission: Scillieri patteggia 3 anni 4 mesi

Il commercialista vicino alla Lega, Michele Scillieri, ha patteggiato oggi 3 anni e 4 mesi e 83mila euro di risarcimento per il caso Lombardia Film Commission, in cui era indagato insieme ai contabili del Carroccio, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Proprio nel suo studio, in via delle Stelline a Milano, fu registrata la Lega per Salvini Premier, e - secondo i pm milanesi Stefano Civardi ed Eugenio Fusco (aggiunto) - sarebbe stato lui il perno di un'organizzazione che serviva a drenare risorse pubbliche, per portarle nelle casse del partito. Scillieri era indagato per turbata liberta' della scelta del contraente, peculato e reati fiscali, ma da quest'ultima accusa e' stato prosciolto.

Scillieri, assistito dall'avvocato Massimo Dinoia, non ha chiesto la revoca dei domiciliari. Anche il cognato Fabio Barbarossa, suo presunto prestanome, ha chiesto e ottenuto di patteggiare 2 anni e 1 mese versando 30mila euro. Al contrario, Barbarossa ha fatto istanza di revoca dei domiciliari; e dovra' restituire anche una Porsche. Le istanze, concordate coi pm, sono state ratificate dalla gip Lidia Castellucci, che ha ritoccato lievemente al ribasso le richieste della Procura. 

Per quanto riguarda invece i contabili della Lega in Parlamento, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni e per l'imprenditore Francesco Barachetti e' stato disposto negli scorsi giorni, dal gip Giulio Fanales, il giudizio immediato e c'e' gia' una data per l'inizio del dibattimento: il 15 aprile, alle ore 9.30 davanti alla VII sezione del Tribunale di Milano; ma gli indagati hanno ancora tempo per fare richiesta di riti alternativi. Il primo a patteggiare in questa inchiesta e' stato l'altro prestanome di Scillieri, Luca Sostegni, primo anche ad essere arrestato nel luglio scorso. Nell'ipotesi investigativa l'acquisto a prezzo gonfiato del capannone di Cormano, con un surplus di 400mila euro, doveva servire a rimpinguare di fondi il partito. Ma non solo: nel sistema ideato, gli imprenditori vicini alla Lega dovevano - secondo le accuse - "retrocedere" un 15% se ottenevano commesse. Le indagini hanno portato a ricostruire che i 2 principali indagati avevano ottenuto, nel 2017 al tempo in cui Di Rubba era presidente di Lfc, un milione di euro di finanziamento dalla Regione Lombardia, per comprare il capannone del valore di 400mila; il sospetto degli inquirenti e' che il surplus sia finito nelle tasche dei contabili e una parte poi nelle casse del partito.

E' stata la stessa Procura a chiedere il proscioglimento per i reati fiscali (sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte) sia per Scillieri che per Barbarossa, in quanto la presunta evasione non superava le soglie stabilite dalla legge per configurare il reato. In questo modo l'iniziale richiesta di patteggiamento di 3 anni e 8 mesi per il commercialista, e di 2 anni e 2 mesi per il presunto prestanome, si e' abbassata di quattro mesi per il primo e di un mese per il secondo e cosi' e' stata ratificata dalla gip Castellucci. Inoltre per Scillieri, commercialista di fiducia del Carroccio, e' stata disposta l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Quanto a Fabio Barbarossa, che - tramite i suoi avvocati Massimiliano Giotto e Roberto Brambilla - ha chiesto la revoca dei domiciliari, il consenso e' arrivato anche da parte dei pm. E' stata sempre la stessa Procura a decidere di restituire documenti e Porsche a Barbarossa, dopo che l'auto era stata sequestrata lo scorso 20 novembre perche' considerata provento del peculato: l'auto d'epoca (una 356 A Coupe' 1600) valeva quasi 100mila euro e tornera' dunque nelle mani del proprietario. 







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