Milano

Fondi Lega: Renzo Bossi, mio padre lasciò 49 mln in casse partito

Il figlio del 'Senatur' dichiara la sua innocenza nel processo che lo vede accusato di appropriazione indebita in un video youtube

Fondi Lega: Renzo Bossi, mio padre lasciò 49 mln in casse partito

Non sono discutibili i bilanci della Lega Nord, potete andare a controllare la presenza dei 49 milioni di euro quando cambio' il segretario". A dirlo e' Renzo Bossi, figlio del fondatore del Carroccio Umberto. In un messaggio su Youtube, in cui si difende dall'accusa di appropriazione indebita, Renzo spiega: "I 49 milioni della Lega Nord? Mio padre li lascio' nelle casse del partito quando si dimise da segretario. Ribadisco di non essere mai stato coinvolto in questa vicenda". 

Un video di 7 minuti su Youtube per spiegare le ragioni della sua innocenza. Renzo Bossi, ex consigliere lombardo e figlio di Umberto, si affida ai social per dichiarare la sua innocenza nel processo che lo vede accusato di appropriazione indebita. "Spero che dopo piu' di 7 anni di processo si confermi che non ho mai preso o usato soldi della Lega Nord", ha detto al termine del suo messaggio 'il Trota'. "Da 7 anni a questa parte - ha spiegato - continuo a ribadire che il reato di appropriazione indebita non esiste. Sono stato accusato di appropriazione indebita nei confronti della Lega Nord, cioe' avrei pagato spese personali con i soldi della Lega". "Nel 2012 - ricorda - i giornali scrivevano che c'erano decine di multe intestate a me, pagate dai conti correnti della Lega". In realta', si difende il figlio del senatur, "vennero trovare delle multe ma mai pagate. In nessuna delle multe trovate c'e' il timbro delle poste, quindi non erano state pagate". E "siccome ero sicuro che la Lega Nord non mi avesse pagato nessuna multa, due anni dopo dall'inizio dell'indagine, nel 2014, mi recai da Equitalia dove trovai migliaia di euro di cartelle da pagare, nelle quali vi erano tutti i verbali delle multe che la Procura di Milano diceva essere state pagate dalla Lega". Invece, rivendica Bossi, "quelle multe le pagai io due anni dopo". In merito all'acquisto dell'Audi A6, poi, Bossijunior ha ricordato che l'aveva acquistata il partito ed era intestata al Carroccio, mentre la sua vettura personale era una BmwX5. Altra vicenda, quella della laurea. "Non ho mai detto - sostiene Renzo - di essermi laureato, sia la polizia doganale albanese che l'ambasciata italiana a Tirana dichiararono che non ero mai stato in Albania. Del diploma di laurea esiste solo una copia con data di nascita sbagliata. A oggi non e' mai stato dimostrato il pagamento di questo corso di laurea".







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