Fontana: "La Tav interessa anche la Lombardia"
Il presidente della Regione: "Coi 5 Stelle visioni politiche differenti". Bonomi (Assolombarda): "Colpo mortale a imprenditori del Nordovest"
Tav, Fontana: "Opera fondamentale anche per noi"
Collegherà Torino a Lione, ma è un'opera fondamentale anche per la Lombardia. La Tav continua a tenere banco nelle discussioni politiche e anche il presidente della Regione Attilio Fontana ne invoca il completamento: "Per noi si tratta di un'opera fondamentale per rientrare in Europa attraverso un asse commerciale importante – ha detto in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera - Altrimenti le merci viaggeranno un po' più a nord e noi restiamo tagliati fuori".
Fontana ha poi ribadito le differenze tra la Lega, il suo partito, e il Movimento 5 Stelle, alleati nel governo nazionale: "Diciamo che sono molto contento della mia attuale coalizione, dove posso confrontarmi con componenti politiche che condividono la mia visione”. Coi pentastellati è scontro anche su un'altra grande opera infrastrutturale che riguarda la regione presieduta da Fontana, l'autostrada Pedemontana: “Sono proprio visioni politiche diverse – ha ribadito - Io sono convinto che investire sui territori sia indispensabile per tornare a crescere e per non implodere, perché in fin dei conti è sempre l'economia che traina la crescita, non bastano gli aiuti statali. Il mondo va molto velocemente in una direzione, se vogliamo rimanere agganciati a questo pezzo di mondo allora dobbiamo attrezzarci con le infrastrutture che ce lo consentono", altrimenti "bisognerebbe metterci tutti d'accordo nel dire che lo sviluppo non ci interessa e che preferiamo restare fermi o tornare indietro".
Le imprese: "No alla Tav sarebbe un colpo mortale al Nordovest"
Rimettere in discussione Tav e Terzo Valico e' un colpo mortale allo sviluppo del Nordovest: lo sostengono le associazioni che riuniscono gli imprenditori di Milano, Torino e Genova. In un appello lanciato questa mattina i presidenti di Assolombarda, Carlo Bonomi, Unione industriale di Torino, Dario Gallina, e Confindustria Genova, Giovanni Mondini, scrivono che "se da una parte comprendiamo le esigenze di rispettare le promesse elettorali, d'altra parte c'e' il diritto di tutti i cittadini italiani di vivere in un Paese che non venga penalizzato dal punto di vista sociale ed economico". Secondo i presidenti delle tre associazioni, che rappresentano oltre 545 mila imprese del Nord Ovest, "rimettere in discussione Tav e Terzo Valico e' un colpo mortale alle possibilita' di sviluppo del Nordovest, delle sue imprese, dei suoi occupati, della possibilita' di realizzare una migliore coesione sociale. In queste ore decisive per le scelte del nuovo governo e dei territori, lanciamo insieme un grande appello alla responsabilita' sul futuro del nostro Paese".
"Queste due opere infrastrutturali - prosegue l'appello delle tre associazioni imprenditoriali, riferendosi a Tav e Terzo Valico - sono fondamentali e interconnesse. La prima supporta, sulla direttrice est-ovest, il surplus commerciale italiano di circa 10 miliardi di euro sui 70 complessivi di interscambio con la Francia, per oltre il 90% realizzato oggi via gomma, e consente anche - fatto importantissimo - la connessione alla Via della Seta, il grande asse che colleghera' Oriente ed Occidente del mondo. La seconda sull'asse verso il Centro Europa abbatte il vantaggio finora conseguito dai porti nordeuropei sul primo porto commerciale container d'Italia. Alla politica locale e nazionale chiediamo di smettere veti ideologici, buoni forse in campagna elettorale, ma da cui deriva solo un aggravarsi del ritardo e dei costi logistici che frenano le imprese del Nordovest. Dateci la possibilita' di far crescere questo Paese, dateci la possibilita' di tornare a far grande l'Italia".
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