Milano
"Food Business Marathon": il gusto lombardo seduce buyer da tutto il mondo
Giovedì 27 giugno l'iniziativa di Unioncamere Lombardia: 42 imprese del "food" milanese incontrano buyer provenienti da tutto il mondo
Ci sarà un’azienda produttrice di cioccolata e caramelle della periferia di Milano, una torrefazione di Corsico, un’azienda a gestione famigliare di prodotti biologici del capoluogo lombardo e una che produce esclusivamente prodotti d’oca nel milanese. Sono solo alcune delle realtà milanesi che parteciperanno a una “food business marathon” con 178 incontri d’affari non stop. Protagoniste le imprese, 42 milanesi e 14 buyer esperti provenienti da Polonia, Singapore, Spagna, Messico, Indonesia, Australia e Germania. Si incontreranno giovedì 27 giugno nella prossima edizione del progetto “Incoming di Buyer Esteri” di Unioncamere Lombardia e Sistema Camerale Lombardo, con il supporto di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano. Tema dell’incontro, il Food. L'appuntamento è a Palazzo Giureconsulti, piazza Mercanti 2, dalle 9.30.
Il food lombardo in questi Paesi vale 898 milioni e pesa il 19,5% sul totale italiano che vale 4,6 miliardi (+ 3% per la Lombardia, +10,9% per l’Italia), secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano e dalla sua azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione su base Istat. In particolare piacciono carne e salumi con l’export lombardo di 35 milioni (+21,1% rispetto l’anno scorso e +91,1% rispetto a dieci anni fa), i prodotti delle industrie lattiero-casearie con l’export lombardo di 62 milioni (+10,6% in un anno e +29% in dieci anni). Ma anche prodotti da forno per 36 milioni (+1,6% in un anno e +2,4% in dieci) e bevande per 36 milioni (+3,7% in un anno e +79,2% in dieci).
Milano vale per export in questi Paesi 57 milioni. Esporta 18 milioni di prodotti da forno, panettone incluso, prodotti misti (15 milioni), salumi e prodotti a base di carne (7 milioni).
Un settore, quello alimentare, in crescita in Lombardia. Lo scambio di prodotti alimentari, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano e dalla sua azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione su base Istat, cresce, infatti, del 3% in un anno per questi Paesi: scambi che raggiungono 898 milioni nel primo trimestre del 2017 rispetto agli 872 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta soprattutto di import (617 milioni), in prevalenza di carne, insaccati, wurstel, formaggi e pesce lavorato e conservato. Forti anche le esportazioni, pari a 281 milioni. Prima Milano con 266 milioni di cui 209 di import e 57 di export. Segue Lodi con più di 100 milioni di scambi (+12,2%) e Brescia con 92 milioni (+1,6%). Quarta Mantova con 74 milioni (+11%), seconda per export dopo Milano con 41 milioni. Prevale il business europeo nel settore alimentare in Lombardia: in totale gli scambi con i Paesi dell’Unione Europea ammontano a 2,4 miliardi (+7,4%), mentre quelli con altri Paesi europei non UE valgono 187 milioni (+3,4%). In particolare con la Germania gli scambi valgono oltre 410 milioni (+1,6%), con la Spagna 276 milioni (+0,2%) e con la Polonia 134 milioni (13,1). Bene anche Indonesia con 46 milioni (+4,8%), Australia con 19,6 milioni (+13,2%) e Singapore con 2,4 milioni (+4,4%).