Forza Italia apre al controesodo. Ncd e Lista Maroni, tutti dentro. Inside
Telefonata tra Stefano Parisi e Mariastella Gelmini, la potente coordinatrice regionale della Lombardia
Venghino signori venghino. C’è posto per tutti. La nuova strategia è iniziata ieri, e in Regione Lombardia, e in Comune a Milano e in giro per tutti i consigli comunali l’ordine di scuderia si sta diffondendo veloce come il vento. C’è aria di reunion tra Forza Italia e Udc. E c’è già chi ironizza: “Prima abbiamo rifatto Forza Italia, adesso rifaremo il Popolo delle Libertà”. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it una delle prime telefonate della mattinata è stata quella tra Stefano Parisi e Mariastella Gelmini, la potente coordinatrice regionale della Lombardia. Alla Gelmini Parisi avrebbe dato disco verde all’apertura di un tavolo con quelli che già spingevano per rientrare della vecchia nomenklatura ciellina e di Ncd in Lombardia, parzialmente rielaborata in Milano Popolare ma in fondo sempre coerente a una forte collocazione nel centrodestra. E quindi, sono iniziate le grandi manovre. Non senza patemi d’animo, perché - tra i consiglieri regionali - già si fa la conta delle preferenze in caso di eventuali elezioni.
Ovviamente dividerle con i ciellini non è cosa che fa fare salti di gioia agli azzurri, che già - come scritto da Affaritaliani.it - una decina di giorni fa hanno levato gli scudi e difeso il perimetro contro l’invasione. Oggi, invece, la parola d’ordine è diversa: “Venghino, c’è posto per tutti”. Assolutamente per tutti. Addirittura per gli esponenti della lista Maroni, sempre più rissosi al loro interno, divisi, parcellizzati, e soprattutto alla ricerca di una casa, dato che nella Lega Nord non si trovano a loro agio (bellamente ricambiati) e difficilmente (anzi, parliamo del campo dell’irrealtà) riuscirebbero a ottenere una rielezione. Quindi, una parte andrebbe a finire nel contenitore di Parisi, l’altra dirigerebbe sul Carroccio. Ma non sono tutte rose, quelle per Parisi. Perché la parte che più preoccupa l’ex candidato sindaco è quella che riguarda non la coalizione, dove si sente forte e in grado di fare il federatore, ma quella che riguarda il partito azzurro. Là il mare è sempre mosso, e le correnti forti. E Parisi lo sa, sapendo anche che è più un corridore che un nuotatore del mare della politica.
@FabioAMassa
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