Forza Italia, De Chirico replica a Berlusconi: ripartiamo dai territori
De Chirico: capire qual è il nostro futuro e il rapporto con gli amici della Lega
Forza Italia, De Chirico replica a Berlusconi: ripartiamo dai territori
"Per rilanciare il nostro movimento politico, prima di pensare all'apertura verso la societa' civile, bisogna dedicarsi a una profonda riflessione il prima possibile va convocata un'assemblea nazionale, subito dopo il ballottaggio del 24 giugno, per capire qual e' il nostro futuro e il rapporto con gli amici della Lega. Così nella lettera a Berlusconi pubblicata su Facebook, Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, sottolinea il suo punto di vista e le priorità che andrebbero affrontate rispetto alla lettera dell'ex premier pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera.
De Chirico: Lettera a Silvio Berlusconi
"Caro presidente, Forza Italia non è più forza trainante. Ho letto con attenzione la lettera pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera. La sua analisi focalizza in maniera lucida la situazione politica all’indomani del voto per le elezioni amministrative in molti comuni italiani dove la coalizione di centrodestra ottiene risultati importanti. Sicuramente le liste civiche ci portano via tanti consensi, ma in provincia di Milano - dove tutto ebbe inizio - Forza Italia è ben al di sotto del 10%, ad eccezione di Forza Italia Bresso. Caro presidente, per rilanciare il nostro movimento politico, prima di pensare all'apertura verso la società civile, bisogna dedicarsi a una profonda riflessione. Il prima possibile va convocata un'assemblea nazionale, subito dopo il ballottaggio del 24 giugno, per capire qual è il nostro futuro e il rapporto con gli amici della Lega. A livello locale gli eletti e i tesserati devono votare un direttorio che, attraverso il tesseramento, ci porti a congresso. Devono essere premiate tutte quelle persone che meritano di essere ascoltate perché hanno dimostrato di avere capacità e consenso sul territorio. Dobbiamo rispolverare le nostre parole d'ordine, attualizzarle al contesto, e trasmettere ottimismo con la nostra visione alle sfide cittadine e nazionali. Caro presidente, sono stato eletto e con orgoglio sventolo la nostra bandiera con su un nome, Berlusconi, a cui milioni italiani credono ancora. È un cammino lungo e tortuoso, ma io ci credo nell' "Altra Italia"".